Giardini. Un lavoro straordinario di riqualificazione e bonifica è in atto all’interno del Parco archeologico di Naxos, diretto da Vera Greco. Gli esperti della zona archeologica in sinergia con gli operai del Dipartimento delle Foreste Demaniali di Messina, coordinato da Giovanni Cavallaro, stanno eseguendo una certosina ed impegnativa azione di ripulitura dell’area che si estende per circa 25 ettari e di potatura degli alberi che si trovano piantumati al suo interno. Un intervento, reso necessario anche in vista del G7, che prevede il coinvolgimento del Parco, probabile meta di giornalisti ed ospiti del vertice, che permetterà di rendere più accogliente e decorosa la zona archeologica che risultava invasa da rovi e sterpaglie e dove, per mancanza di risorse economiche, non venivano eseguite azioni di pulizia dal 2004. Da qualche settimana, due squadre di operai, costituite complessivamente da 15 unità, coadiuvate da mezzi meccanici stanno effettuando una capillare pulizia dei luoghi. A coordinare gli interventi, realizzati di concerto tra Parco Archeologico di Naxos e Forestale ci sono Agostino Messana (agronomo), Maria Grazia Vanaria (archeologo) e Salvatore Barbagallo (architetto del Dipartimento messinese) che operano in team, intervenendo ciascuno per le proprie competenze professionali. La situazione all’interno del Parco fino a qualche giorno fa era davvero impresentabile. Uliveti, aranci, limoni, nespoli sono alcune tipologie di alberi piantumati almeno un trentennio addietro, fino a qualche giorno addietro coperti dai rovi, alti come barriere che non solo ostacolavano la visuale ma che hanno “soffocato” le piante rimaste imprigionate tanto da provocarne, in alcuni casi, la morte delle stesse non ricevendo per parecchio tempo luce ed ossigeno e dove anche i roditori avevano costruito i loro nidi. Un’opera che non ha mancato di sollevare proteste e la denuncia per il taglio di alcuni alberi. Ma a rassicurare tutti sulla bontà delle operazioni è il dirigente dell’Unità Operativa 2, Messana, che garantisce sul mantenimento in vita di quanti più alberi possibili, debitamente ripuliti e potati, senza alterare le caratteristiche dell’ambiente rurale. Gli interventi in corso hanno inoltre permesso di riportare in vita elementi antichi come pietre miliari che servivano per delimitare i terreni coltivati del giardino storico dell’800 ed una fornace, tutti ricoperti dalle erbacce e non visibili.
Francesca Gullotta