Taormina. Conoscenza, studio e interpretazione allegorica caratterizzano il progetto proposto dall’A.Ge. Associazione Genitori Presente e Futuro onlus di Giardini, in occasione del Carnevale. I volontari sono stati ospiti nei giorni scorsi nei plessi di Mazzeo e Trappitello dell’Istituto Comprensivo di Taormina dove hanno organizzato la IV edizione del progetto “Scuola in Festa” dal titolo “Re Coriandolo e la festa di Carnevale”, trasformando la scuola in un castello con tanto di reali, giullari e con la collaborazione del clown Skaramakai. Il progetto ha avuto inizio con un invito, che è stato recapitato agli alunni delle classi della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, direttamente dai messaggeri del Re Coriandolo, rappresentati dallo staff Genitori A.ge., insieme alla maschera carnevalesca siciliana di Peppe Nappa. Gli allievi sono stati invitati a partecipare e a studiare il materiale didattico a loro consegnato per approfondire meglio gli usi e costumi delle tradizioni carnevalesche siciliane di una delle feste più amata da grandi e piccini. “La sinergia creata in questi anni tra l’associazione e l’istituzione scuola – ha asserito la presidente A.Ge, Sandy Villari – consente agli alunni di acquisire conoscenze anche attraverso il divertimento con sfilate reali, spettacoli di magia, balli, dolci ma soprattutto tanta, tanta, tanta allegria che ha colorato la creatività e la fantasia”. La Presidente Villari ricorda che quando nacque questo progetto nel 2013 lo scopo era di sottolineare intanto l’importanza delle nostre tradizioni culturali e territoriali, ma soprattutto di consentire anche agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I° grado di continuare a festeggiare il carnevale anche attraverso il sapere, proponendo loro laboratori di manualità e di scrittura, affiancandoli a momenti di spettacolo ludico-didattico. “La capacità di mascherarsi – aggiunge Sandy Villari – è una conquista per i bambini. Attraverso una maschera s’impara a “far finta di”, a mettersi nei panni di qualcun altro. Mi riferisco soprattutto al mondo interiore soprattutto dal punto di vista emozionale può essere molto importante, in quanto attraverso la maschera si può dare voce a tutto gli stati d’animo interni, alle proprie difficoltà e ai propri conflitti”.
Francesca Gullotta