Gaggi. “Dagli organi di informazione si ha avuto modo di apprendere che nei prossimi giorni i sindaci di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola sono stati convocati assieme agli albergatori del comprensorio da sua eccellenza il Prefetto di Messina, per fare il punto sui cantieri da avviare e per organizzare gli aspetti relativi alla logistica, la sicurezza etc”: a dichiararlo, è il presidente di “Nuova Gaggi Unita”, Leonardo Le Mura. “Nelle prossime settimane – continua Le Mura – verranno avviati cantieri per il rifacimento di strade, autostrada, spazi verdi, pubblica illuminazione, sicurezza. Il G7 rappresenterà infatti una vetrina internazionale che vedrà questi Comuni al centro dell’attenzione mondiale. La Città di Taormina ospiterà nel mese di maggio 2017 il Presidente degli Stati Uniti d’America assieme ai principali capi di governo mondiale. Si affronteranno tempi come l’immigrazione, la sicurezza, l’economia. Un avvenimento storico mai registrato in Sicilia, che verrà ricordato per i prossimi decenni. Il nostro Comune che confina con il Comune di Taormina poteva provare ad inserirsi nel gruppo dei Comuni e dare la propria disponibilità ad ospitare le delegazioni dei capi di governo e degli stati ospiti, i giornalisti, le forse dell’ordine, gli organizzatori. Se il Comune di Gaggi fosse stato inserito in questi Comuni oggi poteva essere destinatario di finanziamenti pubblici per il rifacimento di strade, parcheggi, spazi verdi, pubblica illuminazione. Gaggi poteva essere immaginata come sede logistica espositiva per tutti i Comuni della Valle Alcantara per eventi culturali, eno-gastronomici, commerciali, naturali. Gaggi poteva offrire ai propri commercianti, ristoratori, artigiani, agricoltori una opportunità storica mai registrata, creando per esempio dei luoghi espositivi. Per esempio quante delle migliaia di personalità previste, coglieranno l’occasione in quei giorni per attraversare il Comune di Gaggi per andare a visitare luoghi importati e famosi come le gole dell’alcantara etc. Invece ancora una volta, l’ennesima, siamo fuori da una manifestazione di portata storica. Ancora una volta spettatori passivi, a pochi kilometri, di una avvenimento di portata mondiale. A mio modesto avviso, un’altra occasione persa”.