Giardini. Riceviamo e pubblichiamo una nota del vicesindaco Carmelo Giardina: “Bocciata nel Consiglio Comunale del 23 Gennaio 2017 la proposta per la istituzione delle Consulte di quartiere presentata sei mesi fa dal vicesindaco Carmelo Giardina. Lo scopo era quello di istituire organi rappresentativi della cittadinanza alle attività delle politica locale, al fine di consentire una partecipazione attiva e democratica delle persone in forma associata, oltre a favorire il senso di appartenenza alla propria comunità e facilitare i rapporti con l’Amministrazione locale. Essendo i quartieri luogo prioritario dove sviluppare percorsi partecipativi virtuosi, in cui recuperare il senso civico dell’azione disinteressata per il bene collettivo, era necessario istituire delle consulte, anche per evadere le continue richieste di numerosi cittadini che sollecitavano a gran voce la richiesta di poter contribuire attivamente a migliorare la qualità della vita nei quartieri. Quindi una sorta di democrazia che viene dal basso per promuovere occasioni di incontro e socializzazione tra i cittadini per la partecipazione alla vita sociale e politica dell’istituzione locale e concorrere a rappresentare le esigenze della popolazione. Le consulte dovevano essere lo strumento per riavvicinare i cittadini alla Politica attraverso l’ascolto attivo, far partecipare attivamente i cittadini dando risposte ai problemi del quartiere prima di diventare emergenziale. Se è politicamente comprensibile la votazione contraria della minoranza, non è giustificabile il motivo per cui i consiglieri di maggioranza Licciardello, Amoroso, Donzì e D’Angelo abbiano votato per la bocciatura della proposta negando così ai cittadini, loro elettori, la possibilità di interessarsi dei problemi dei propri quartieri. Il vicesindaco Carmelo Giardina”.
LA RISPOSTA DI MARTINA D’ANGELO:
“Il mio voto non ha significato prendere le distanze dalla maggioranza, dalla quale invece continuo a sentirmi parte integrante”. Questa la precisazione che giunge dal consigliere di maggioranza, Martina D’Angelo, in riferimento alla bocciatura del regolamento delle consulte di quartiere nell’ultima riunione di Consiglio comunale. “Mi corre l’obbligo di precisare che avevo già espresso le mie perplessità in sede di commissione consiliare anche alla presenza dell’assessore Carmelo Giardina. Non essendoci stata una riunione di gruppo consiliare con determinazione sull’argomento, mi sono sentita libera di esprimere il mio voto negativo fondato sul fatto che la proposta di regolamento doveva sicuramente essere adeguata in alcune parti, anche perché in contrasto con lo Statuto comunale che non prevede lo strumento delle consulte di quartiere. Sarà mia cura – conclude la D’Angelo – prendere iniziativa per ricercare una soluzione alternativa e compatibile con gli strumenti legislativi vigenti, che veda sempre più il coinvolgimento dei cittadini nella vita amministrativa del paese”.
LA RISPOSTA DEI CONSIGLIERI LICCIARDELLO, AMOROSO E DONZI’ (“NUOVA NAXOS”):
“Prendiamo atto di quanto dichiarato dal vicesindaco Giardina e rimaniamo basiti. Al vicesindaco, e non solo a lui, facciamo presente che il gruppo Nuova Naxos è assolutamente favorevole alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica del paese, ma quando viene presentata per il voto una proposta di delibera illogica, antieconomica, raffazzonata, approssimativa , confusionaria e soprattutto illegittima, che cosa si pretende? Al di là dei facili e sterili proclami populisti, quali quelli espressi dall’Assessore Giardina negli ultimi giorni sui giornali, con umile spirito di servizio nei confronti della cittadinanza e garantista della democrazia, ci corre l’obbligo di precisare quanto segue. Come detto, l’Assessore Giardina ha presentato alla presidenza del Consiglio del Comune di Giardini Naxos, la proposta di delibera concernete la predisposizione del Regolamento delle consulte di quartiere. Si precisa che l’Assessore in questione non ha ritenuto opportuno convocare, prima, una riunione di maggioranza, al fine di presentare la sua proposta e accogliere così le eventuali modifiche migliorative che, nella genesi di ogni atto, scaturiscono sempre da un serrato confronto democratico fra esponenti politici e che rappresentano la medesima coalizione. Per la prima volta, i consiglieri di maggioranza hanno appreso di detta proposta di delibera in seno ai lavori della III Commissione consiliare ed ivi, unitamente ai consiglieri della minoranza, si sono accinti coscienziosamente a studiare il testo del regolamento. In questa sede, si sono accertate le criticità del testo,una su tutte il grosso limite tecnico-giuridico della proposta; non si può infatti procedere a regolamentare la costituzione e votazione dei consigli di quartiere, quando lo Statuto non prevede i quartieri come autonome e distinte figure giuridiche. Di ciò, l’Assessore in questione è stato informato in seno ai lavori della Commissione, nonché anche fuori dagli stessi consiglieri di maggioranza, che suggerivano il ritiro del punto per riproporlo con i debiti correttivi e previo comunque un confronto in maggioranza. Come gli eventi sono stati testimoni, l’assessore Giardina non solo non ha colto tale suggerimento arrivato dai consiglieri della propria maggioranza, ma non ha ritenuto neppure istituzionalmente doveroso essere presente nel corso della seduta dell’ultimo Consiglio Comunale, ove la disanima e votazione di detta proposta erano inseriti nell’ordine del giorno. Con tale sua assenza, peraltro recidiva, stante che è suo costume essere raramente presente sia alle sedute di Giunta che di Consiglio comunale, ha messo in grosse difficoltà la maggioranza tutta. In primis il sindaco, Nello Lo Turco che, responsabilmente, cogliendo nel corso dei lavori dell’aula, l’illegittimità del testo, ha in tutti i modi tentato di ritirare la proposta. In ciò trovando tuttavia un muro insormontabile nella segretaria comunale, che quale baluardo della legalità dei lavori del Consiglio Comunale, ha dovuto, suo malgrado, precisare che unico soggetto legittimato al ritiro del punto era l’assessore proponente, cioè il vicesindaco Giardina, che come detto era assente. Responsabile della inevitabile, quanto ineluttabile bocciatura del punto da parte del Consiglio Comunale è stato pertanto solo il vicesindaco Giardina che, ben conscio dei vizi del testo proposto, non solo non ha provveduto a ritirarlo a tempo debito, ma non ha ritenuto neppure suo dovere istituzionale essere presente al Consiglio Comunale. I consiglieri di maggioranza del gruppo Nuova Naxos, unitamente al consigliere Martina D’Angelo, che, in qualità di vicepresidente della III Commissione, aveva espresso parere negativo in seno ai lavori della commissione, non hanno potuto fare altro che votare negativamente detto illegittimo regolamento, anche al fine di non tradire la fiducia dei giardinesi. Quanto poi alle accuse mosse dall’Assessore Giardina al gruppo Nuova Naxos di essere contrario a forme di partecipazione democratica, si rinvia al mittente. Ricordiamo a noi stessi che il sindaco ha nominato con propria determina, dei rappresentanti di quartiere, sin dall’inizio delle presente legislatura, proprio al fine di garantire un continuo dialogo con il territorio ed avere immediata contezza delle criticità. Ricordiamo a noi stessi che sia nello Statuto che nel Regolamento Comunale (81-82-83) ci sono degli articoli che prevedono la partecipazione dei cittadini nelle scelte della città. Prova ultima di quanto al gruppo Nuova Naxos stia a cuore la partecipazione attiva dei cittadini ed ogni forma alta di democrazia è che la stesso non solo ha votato nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale la proposta di delibera concernete il regolamento sul bilancio partecipato, ma ha contribuito alacremente ai lavori della II commissione, ove vi è stata la genesi di detto testo. Nuova Naxos ribadisce la propria volontà di volare alto, di non fare caso a sterili e strumentali commenti, di voler essere spinta propositiva della maggioranza, ed a totale beneficio della città. Per tale motivo invitiamo Giardina, che forse dimentica di essere uomo della maggioranza, a fare un bagno d’umiltà, di confrontarsi con gli altri componenti della maggioranza e di avere rispetto del Consiglio Comunale, perché organo rappresentativo e votato dai cittadini di Giardini Naxos”.