Taormina. Quello che sta accadendo nello Sporting Taormina calcio di Eccellenza non si vede neanche in un club di Terza categoria. La gestione discutibile della squadra taorminese da parte dell’allenatore Marco Coppa sta aggravando la situazione dei biancazzurri sotto tanti punti di vista. Ma partiamo dall’inizio, come tutte le storie.
Le prime incomprensioni con lo Sporting e l’esperienza da dimenticare con lo Scordia – Il 20 luglio 2016, dopo avere studiato nei dettagli con il presidente Mario Castorina le mosse per il calciomercato a pochi giorni dall’inizio della preparazione pre-campionato dello Sporting, mister Coppa, all’improvviso, saluta tutti per trasferirsi allo Scordia, lasciando letteralmente “in tredici” la società della “Perla dello Jonio”. Il patron Castorina, fortemente amareggiato per il comportamento del tecnico (leggi qui), si confronta con gli altri dirigenti e poi decide di affidare la squadra prima a Gaetano Mirto e poi a Salvo Principato. Quest’ultimo è straordinario: vince diversi match sia in Coppa Italia e sia in campionato e porta la squadra ai vertici della graduatoria del torneo di Eccellenza. Poi qualcosa si rompe nel rapporto con la società e il presidente Castorina decide di chiamare in panchina Marco Coppa, che nel frattempo aveva avuto grossi problemi a Scordia dimettendosi già nel mese di agosto dopo la prima partita ufficiale (sconfitta 1-0 contro il Belpasso in Coppa Italia). L’esperienza dell’allenatore a Scordia è da dimenticare (altrimenti perché dimettersi?), ma il tecnico cerca di minimizzare davanti all’opinione pubblica il fatto e afferma “di essersi trovato benissimo e di essere andato via solo per motivi personali e privati e non per altri motivi” (excusatio non petita, accusatio manifesta) (leggi qui e anche qui).
Il ritorno di Marco Coppa a Taormina e il declino dello Sporting – Grazie all’esonero di Salvo Principato e grazie anche ad accordi probabilmente convenienti per la società biancazzurra, Marco Coppa torna alla guida dello Sporting Taormina il 24 ottobre 2016. Mister Salvo Principato va via lasciando la squadra al 3° posto, a una sola lunghezza dal 2° posto, in piena zona play off promozione, tra l’entusiasmo dei supporter per i brillanti risultati. Un cammino straordinario per un tecnico esordiente in Eccellenza (Principato, per l’appunto) che avrebbe meritato un prosieguo differente. Con la formazione biancazzurra al terzo posto in graduatoria, a un punto dalla seconda posizione, i tifosi sognano. Ma con l’arrivo di Marco Coppa la squadra taorminese sprofonda in classifica. Il team della “Perla dello Jonio” prende subito 4 sberle a Rosolini e fanno discutere le considerazioni di alcuni collaboratori della società a fine partita secondo cui il Rosolini avrebbe segnato 4 reti senza fare un tiro in porta. Una chiara e assolutamente ingiusta accusa al portiere Umberto Cirnigliaro, un giocatore di categoria superiore sulla cui professionalità non si discute minimamente. Lo Sporting Taormina, però, non si dispera per la battuta d’arresto con il Rosolini, perché la settimana successiva c’è la sfida con il fanalino di coda Torregrotta, ultimo in classifica con appena un punto in 8 partite (ma anche con un attacco sterile e con una difesa colabrodo). E’ l’occasione giusta per vincere la prima partita della gestione Coppa, magari con una bella goleada. Invece cosa succede? La squadra allenata dal nuovo tecnico non va oltre l’1-1 contro una formazione che, ancora oggi, si trova in ultima posizione con 2 punti in 17 giornate. Davvero una brutta figura. Il disastro continua giornata dopo giornata. Se Principato aveva conquistato 11 punti in 7 partite, mister Coppa fa l’opposto: 9 punti in 11 gare, cioè 9 punti su 33 disponibili. Una gestione disastrosa che fa precipitare lo Sporting Taormina dal 3° posto (zona play off promozione) al 12° posto (zona play out retrocessione), con la squadra senza gioco e senza idee, nonostante parecchi giocatori in organico di assoluto valore. A questo, c’è da aggiungere anche la triste eliminazione dalla Coppa Italia, dove a onor di cronaca il coach aveva ottenuto in casa contro l’Acireale l’unica affermazione convincente della stagione sul piano del gioco. Sia chiaro: se mister Coppa non farà meglio del suo predecessore e cioè portare i biancazzurri almeno in zona play off, per lui sarà una stagione fallimentare. Era stato chiamato dalla società, infatti, per fare meglio di Principato, ma questo, almeno finora, non è avvenuto. La salvezza, vista la posizione di classifica deficitaria degli jonici, a questo punto potrebbe andare anche bene alla dirigenza, ma sarebbe una pesante sconfitta personale per l’attuale trainer.
Imparare a saper reggere la pressione per andare avanti – Conosciamo tutti le ambizioni di Marco Coppa: vorrebbe allenare in categorie superiori. Noi glielo auguriamo con tutto il cuore, ma visti i risultati che sta rimediando a Taormina dovrà ringraziare parecchio chi, in futuro, gli farà guidare un team di Eccellenza, Promozione o Prima categoria e non di serie superiore. Al di là dei risultati (che quest’anno, almeno fino al momento, sono disastrosi), mister Coppa dovrebbe imparare a reggere meglio la pressione. Prendersela con i giornalisti, accusandoli sui social network con frasi tipo: “Quello che mi fa impazzire sono i finti giornalisti venduti per 50 euro probabilmente”, oppure: “Sempre più convinto di fare bene a non comprare il giornale e consigliare ai miei giocatori di non leggerlo neppure”, fanno intendere che il tecnico non riesce a reggere la pressione degli articoli di stampa e trasmette così nervosismo anche a tutto l’ambiente. E infatti il disastro biancazzurro è sotto gli occhi di tutti, con tante sconfitte e anche con tanti espulsi (tra cui lo stesso Coppa, squalificato fino al 31 gennaio 2017 “per contegno irriguardoso nei confronti dell’arbitro” alla fine del match esterno con l’Acireale lo scorso 8 gennaio). Se Coppa non riesce a reggere la pressione nel campionato di Eccellenza, che tutto sommato rimane un torneo dilettantistico, figuriamoci in un campionato di serie superiore, dove l’attenzione mediatica è molto più intensa.
Marco Coppa si dimette ma poi ci ripensa – Arriviamo al capitolo dimissioni del tecnico. Il 15 gennaio 2017, dopo l’imbarazzante battuta d’arresto interna con il Rocca di Caprileone quart’ultimo in classifica, mister Coppa rassegna le dimissioni. Lo fa inviando un messaggio domenica sera al presidente Mario Castorina. Il giorno dopo Castorina e Coppa si incontrano a Taormina e il presidente spiega al tecnico che la società si sta guardando intorno alla ricerca di un altro allenatore. Mentre su un sito web (leggi qui) il trainer dichiara che la società non ha accettato le sue dimissioni, il patron dello Sporting Taormina, in un’intervista al nostro giornale on line (leggi qui), spiega invece che è stato Coppa a fare autonomamente un passo indietro decidendo di rimanere, senza alcuna pressione o forzatura dello stesso numero uno biancazzurro. Mister Coppa, nell’esprimere la sua opinione sui social network, va oltre i limiti consentiti e accusa che le dichiarazioni del presidente Castorina riportate su Vai Taormina sono false, ignorando che ci sono prove che testimoniano letteralmente le parole del patron del club taorminese. In tal senso, il direttore del giornale on line Vai Taormina, Saro Laganà, si riserva di adire le vie legali a tutela della propria immagine e della propria credibilità. Sottolineiamo che, ovviamente, non abbiamo mai ricevuto nessuna richiesta di smentita dal diretto interessato (Mario Castorina). Le varie smentite sui social network, pubblicate da collaboratori dello Sporting Taormina e non dai diretti interessati, lasciano il tempo che trovano alla luce del fatto che lo stesso presidente non ha mai smentito le dichiarazioni in questione, rilasciate al nostro giornale.
Il caso del silenzio stampa – Arriviamo al caso del silenzio stampa, che potremmo definirlo anche una barzelletta. Mercoledì 18 gennaio il vicepresidente Marco Scimone contatta con l’amicizia e la stima di sempre la direzione del giornale on line Vai Taormina per comunicare che nessun tesserato della società Sporting Taormina è autorizzato a rilasciare dichiarazioni ai giornalisti né a pubblicare post sui social network che possano avere il minimo riferimento alla società jonica (leggi qui), chiedendoci gentilmente di pubblicare la sua dichiarazione prima possibile. Silenzio stampa, insomma. Gli unici a poter rilasciare dichiarazioni, così come comunicato da Scimone, sono il patron Castorina e lo stesso vicepresidente. Giovedì 19 gennaio, però, sui social network, un collaboratore dello Sporting prima scrive che gli articoli pubblicati dal giornale on line Vai Taormina sono da considerarsi “impressioni personali” del giornalista e poi spiega che su Vai Taormina viene fornito “un racconto distorto della realtà”. Qui siamo alle comiche: sia l’intervista al presidente Castorina (che spiega come sono andati i fatti in merito alle dimissioni di Coppa) e sia quella al vicepresidente Scimone (che parla di silenzio stampa per tutti i tesserati) sono smentite da un collaboratore (che a quanto pare tutela più l’allenatore che i vertici del club) e non dai diretti interessati. Così come detto per l’intervista di Castorina, anche per quella di Scimone abbiamo prove che testimoniano alla lettera le parole pronunciate. In tal senso, sia Castorina e sia Scimone ci confermano pienamente, anche in un secondo momento, quanto dichiarato. Il lato simpatico del post del collaboratore dello Sporting sui social network è che il silenzio stampa imposto dalla società sarebbe solo per i giocatori, ma che l’allenatore Coppa, “mostrandosi solidale con il gruppo”, si sarebbe comunque accodato di sua spontanea volontà. Da quel che ci risulta, nessun giocatore è sotto accusa per dichiarazioni o post discutibili. Quindi come si fa a imporre il silenzio stampa ai giocatori (che non c’entrano nulla) e non all’allenatore che invece è colui che ha scatenato tutto questo caos? La verità è che neanche l’allenatore è autorizzato a rilasciare dichiarazioni, ma il messaggio che il collaboratore vorrebbe far passare è quello secondo cui sarebbe il tecnico a non voler parlare. Un po’ strana la cosa, vero? A proposito di post, ricordiamo che è facile scrivere “Amo la città di Taormina, questo è un posto bellissimo, sono molto legato al presidente Castorina…”, se poi, alla prima occasione, ti chiama un altro club (Scordia docet) e abbandoni tutti all’improvviso. L’unica cosa da fare, per Marco Coppa, sarebbe quella di rassegnare le dimissioni nuovamente senza fare passi indietro, per il bene di squadra, società e città.
Ringraziamenti finali – Siamo giunti ai ringraziamenti finali. Il grazie va a tutti i nostri lettori, a tutti gli sportivi e a tutti gli appassionati che, così come accaduto negli anni, anche in questa circostanza ci hanno manifestato in massa solidarietà e stima, riconoscendoci onestà professionale e personale, abbinata alla serietà dell’informazione. Un abbraccio a tutti e forza Sporting Taormina!
SARO LAGANA’