Catania. Il Calcio Catania torna da Cagliari con un punto importante e si distacca di cinque lunghezze dalla zona retrocessione. I rossazzurri, in terra sarda, avrebbero meritato l’intera posta in palio. La formazione etnea, infatti, ha dimostrato una grande personalità fin dal primo minuto di gioco e ha recriminato per le occasioni sprecate sul 2-1, con i padroni di casa in inferiorità numerica per l’espulsione di Canini, un regalo dell’arbitro Pierpaoli. Il tecnico Allegri ha proposto il solito 4-3-1-2, nonostante sia stato costretto a fare a meno di Pisano, Lopez e Agazzi, con l’ex rossazzurro Jeda posizionato dietro le punte Matri e Nenè, per permettere a Cossu un turno di riposo dopo l’impegno in Nazionale. Mihajlovic ha dovuto rinunciare in difesa a Spolli e a Bellusci, nonchè allo squalificato Alvarez, costringendo il tecnico serbo a schierare davanti ad Andujar, Capuano e Potenza esterni, con Silvestre e Terlizzi centrali. In attacco, è partito dalla panchina Martinez, lasciando il campo libero al rientrante Mascara. La partita è iniziata con il Catania che ha fatto molto possesso palla e con il Cagliari pronto a ripartire in contropiede. Proprio da una ripartenza dei sardi, Llama è stato costretto a un intervento pericoloso, per fermare Lazzari lanciato a rete. Al momento dell’intervento, il numero 16 etneo ha rimediato una botta al ginocchio ed è rimasto a terra dolorante, costringendo Mihajlovic a far entrare in campo Martinez. Llama è uscito in barella dal terreno di gioco e i compagni preoccupati per le condizioni dell’argentino si sono fatti sorprendere dalla punizione di Lazzari, che con un bolide ha infilato da distanza notevole la porta rossazzurra con Andujar incolpevole. Il Catania ha incassato il colpo ma ha reagito bene e si è riversato nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio che ha trovato solo al 31′, quando un’evidente trattenuta di Canini su Martinez ha indotto Pierpaoli a fischiare il rigore. Dal dischetto, Mascara ha calciato angolato e rasoterra, Marchetti ha sfiorato ma non è riuscito ad evitare il gol. Grande festa per i circa 200 rossazzurri giunti a Cagliari. Dopo il pareggio, il Catania ci ha creduto e ha continuato a imporre il proprio gioco. Al 35′ Mascara, con una veronica, si è liberato del diretto marcatore, passaggio fuori area per Ricchiuti che ha indovinato il corridoio per Maxi Lopez. Il numero 11 ha fatto sedere anche Marchetti e ha depositato in rete per il secondo gol in campionato. E’ esplosa la felicità del popolo rossazzurro e il primo tempo si è concluso con il Catania meritatamente in vantaggio. Nella ripresa, etnei ancora protagonisti con molte azioni d’attacco, ma Allegri è corso ai ripari con una sostituzione che poi risulterà decisiva, ha messo fuori Jeda per fare posto all’idolo di casa, Cossu, per dare spazio alle sue accelerazioni. Al 23′ l’arbitro Pierpaoli inspiegabilmente ha mandato sotto la doccia Canini per somma di ammonizioni per avere ostacolato con il corpo fuori il rinvio di Andujar. Azione decisamente regolare, l’errore è stato dell’estremo difensore argentino non molto attento. In 11 contro 10, il Catania ha provato a chiudere la partita con Izco che ha colpito una clamorosa traversa, ma al 28′ il Cagliari ha pareggiato. Discesa sulla destra di Biondi, Cossu, bravo a liberarsi al centro dell’area, ha colpito al volo e ha battuto Andujar. Risultato alla fine giusto, con il Catania che ora si prepara per la delicata gara in casa contro i campioni d’Italia dell’Inter. Nell’anticipo di venerdì, il Massimino registrerà il tutto esaurito per una sfida che farà sognare i tifosi rossazzurri.
Achille Teghini
Francesco Di Stefano