Taormina. Per la prima volta in Sicilia Orientale una struttura sanitaria pubblica effettuerà il servizio “parto analgesia”. Un servizio che mancava in questa parte dell’isola e che sarà inaugurato lunedì alle ore 10,30 presso l’aula del primo piano del presidio ospedaliero “S. Vincenzo”. L’iniziativa, spinta dal direttore dell’Asp, Salvatore Giuffrida, è il frutto della collaborazione tra il reparto di Anestesia e Rianimazione, diretto dal primario Filippo Bellinghieri e dal reparto di Ginecologia ed Ostetricia, coordinato dal primario, Sebastiano Caudullo, entrambi del compresso sanitario taorminese, ubicato in contrada Sirina. La tecnica esiste da oltre un secolo ma, se molto praticata in altri Paesi (ci si sottopongono il 70% delle donne che partoriscono nel Regno Unito, il 60% in Spagna, il 35% in Francia, il 30% in Germania) in Italia interessa solo il 10% delle partorienti. Il tutto si inquadra nel progetto di “ospedale senza dolore” avviato da tempo presso il presidio. Saranno presenti all’inaugurazione numerose personalità.
Mauro Romano
Il mio intervento si riferisce al grazie da me dovuto ai miei ex collaboratori del S. bambino e della Clinica Ostetrica che con grande entusiasmo e sacrifici mi hanno seguito in questa avventura da me fortemente voluta della parto-analgesia , iniziata ben 13 anni fa ! Alla collega Slavia vorrei augurare di trovare un terreno culturale più fertile nell’accettare il parto indolore. Mi complimento con tutti gli anestesisti di Taormina per il loro impegno e specialmente con l’amico Filippo Bellinghieri.
Riccardo Bottino
Vorrei solo puntualizzare, in riferimento al commento di Roberto Napoli, che io non ho scritto ‘praticare'(non mi permetterei mai!!) ma ‘offrire’, concetto ben diverso e che credo incontri l’approvazione di tutti. Sono catanese, provengo dalla gloriosa I Clinica Ostetrica dell’OVE (bei tempi!)e sono fiera che Catania si sia sempre distinta per la volontà dei suoi operatori. Ribadisco,però, perchè ne sono veramente convinta, che 250 partoanalgesie su circa 3000 parti(grosso numero nonostante le difficoltà dell’OVE degli ultimi anni) sono realmente poche per realizzare il proggetto\sogno di ‘parto senza dolore’ in un ‘ospedale senza dolore’. Per il resto non mi permetto di polemizzarre con colleghi che sicuramente hanno nel campo più esperienza della sottoscritta. Mi auguro inoltre di poterci incontrare in qualche occasione per scambiare le nostre esperienze in questo campo e spero soprattutto che questo nostro sogno non debba infrangersi contro problemi organizzativi\logistici che nella sanità pubblica, mi sono ormai resa conto, incombono su tutti gli uomini di buona volontà.
Buon lavoro a tutti.
Sicuramente è un lapsus freudiano. Si intendeva dire probabilmente per il Messinese.
garofalo dr. giuseppe
Direttore F.F. U.O. Anestesia e Rianimazione
P.O. S. Bambino Catania
In riferimento all’intervento di Lucia Salvia, che “ritiene” di voler praticare la partoanalgesia a tutte le partorienti, mi sembra opportuno ricordare che serve il consenso delle stesse per eseguirla (non “almeno quelle che lo desiderano” ma SOLO a quelle che lo desiderano!), altrimenti non si tratterebbe di un atto medico. Presso l’azienda “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania il servizio di Partoanalgesia istituito dai colleghi anestesisti mira innanzitutto ad informare tutte le donne in gravidanza che afferiscono alla struttura sulla disponibilità di tale tecnica, offrendola a “tutte” coloro che ne fanno libera richiesta. Se non sono molte (ma parliamo comunque del 20% dei parti spontanei, che NON è poco, perchè è chiaro che non si può fare riferimento alla totalità dei parti, inclusi i tagli cesarei!) è perchè esiste una resistenza culturale, che negli anni tuttavia si è evidentemente ridotta, certamente anche grazie a quanto è stato fatto in questi 13 anni. Comunque AUGURI a tutti gli uomini di buona volontà.
Rimango sconvolto ed esterefatto da una polemica che non fa onore alla vostra categoria professionale che ritengo, so di essere banale, di un importanza “vitale” per la collettività.
Mi scuso per l’intromissione.
Giuseppe Sterrantino.
senza voler minimizzare l’impegno dei validissimi colleghi dell’ospedale santo bambino di catania,meritevoli di aver iniziato per primi il cammino su questa strada 10 anni orsono, credo però che 200 partoanalgesie effettuate in un anno in un ospedale che, penso, assiste oltre 2000 parti nello stesso periodo, non possano configurare un ‘servizio’ degno di questo nome. Il fine di tutti noi operatori del settore dovrebbe essere quello di offrire a tutte le donne in travaglio il parto ‘senza dolore’ (almeno quelle che lo desiderano e che non hanno controindicazioni….e,la mia pur breve esperienza mi insegna, sono veramente poche le donne escluse!!). L’impegno del p.o. di taormina è proprio questo, h24, e mi auguro che non insorgano problemi di tipo organizzativo o carenziale(che sicuramente tutti i colleghi di altri presidi hanno incontrato) ad impedire la realizzazione di questo nostro sogno che perseguiamo da 4 anni.
lucia salvia
dirigente medico I livello
u.o. ginecologia p.o. san vincenzo
taormina
faccio i complimenti ai colleghi anestesisti che lavorano presso l’ospedale di Taormina, ma mi corre l’obbligo di precisare che già dal 1997, prima presso il S. Bambino ed in seguito (2002) in Clinica Ostetrica del Vitt. Emanuele, l’ Analgesia del travaglio di parto viene eseguita con minuzioso scrupolo H 24 e anche gratuitamente. Il merito lo si deve sicuramente al Dott. R. Bottino e ai suoi collaboratori ( dott Bentivegna S., dott Scarpinati G., etc)che cogliendo il periodo giusto, hanno messo la loro professione e la loro capacità a disposizione delle donne gravide che partorivano a Catania e provincia. Tale disponibilità è stata ripagata dall’ aumento di afflusso di partorienti da tutta la Sicilia orientale. A tutt’oggi si effettuano, tra S.Bambino e Clinica Ostetrica, circa 3000 parti l’anno, di cui circa 250 sono con l’analgesia nel travaglio di parto, pertanto bisogna restituire i meriti a chi veramente già da un decennio provvede a espletare tale TECNICA.
Prof. Dott. BENTIVEGNA STANISLAO
Cattedra di anestesia e analgesia ostetrica in travaglio di parto,
scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia
Università di Catania
Modulo Divisionale di Anestesia in Ostetricia e Ginecologia
Azienda O. Policlinico-Vitt. Emanuele–CATANIA
Pur plaudendo alla nascita finalmente di un servizio di parto analgesia anche presso l’ospedale di Taormina,mi permetto di correggere alcune inesattezze riportate nell’articolo
Dire che il servizio di parto analgesia che verrà inagurato lunedi 8 Marzo 2010 sia il primo nella sicilia orientale è solo frutto di una pubblicità mediatica, e non corrisponde a verità.
Le gestanti per prime e tutti noi addetti ai lavori sappiamo che il merito di aver voluto ed attivato il primo servizio di parto analgesia nella Sicila Orientale e secondo in sicilia dopo quello presente presso l’ospedale buccheri la ferla di palermo va riconosciuto al Dr.Riccardo Bottino già Primario presso l’ospedale S.Bambino di Catania .Tale servizio di partoanalgesia ,attivato da lui nel 1997 e di cui adesso sono il responsabile,ogni anno espleta oltre 200 parti in analgesia su richiesta di gestanti ,provenienti anche da altre province oltre che dalla base americana di Sigonella con la quale il nostro ospedale è convenzionato. Il Servizio di Partoanalgesia dell’Ospedale S.Bambino è già da tempo riconosciuto ed accreditato proprio dal C.I.A.O. Club anestesisti ostetrici italiani di cui è presidente il dr.Celleno come unico servizio nella Sicilia orientale con copertura h.24 e gratuito.
Pertanto una precisazione doverosa da parte mia ,non alla ricerca di pubblicità gratuita ,ma solo per dar merito a chi 10 anni fa si è impegnato da Maestro per il raggiungimento di tale traguardo
Dr. Puccio Scarpinati
Modulo Dipartimentale Anestesia Ostetrica
Responsabile Partoanalgesia
Ospedale S.Bambino – Catania
certo che in un ospedale dove si praticano un così alto numero di cesarei, non potevano certo farsi venire in mente una tecnica diversa
naturalmente in altri posti introducono il parto in acqua o il reparto di ostetricia mobile……… ma tutte cose troppo “naturali”, sicuramente il dolore del travaglio è un errore di natura, per noi esseri civilizzati il dolore e la fatica sono cose sicuramente da escludere nella nostra vita, roba da terzo mondo….