Taormina. “Un’isola a forma di cuore” alla Fondazione “Mazzullo” di Taormina. Sabato 27 dalle 18 alla Fondazione “Mazzullo” di Taormina si terrà il dibattito culturale curato e coordinato da Milena Romeo ispirato al libro del saggista, giornalista e scrittore Giuseppe Ruggeri “Un’isola a forma di cuore”, dedicato all’identità culturale siciliana vista attraverso lo sguardo di grandi intellettuali isolani, alla presenza di Ruggeri, autore di tre saggi sul tema dell’identità culturale isolana, dell’artista messinese Giuseppe Brancato e Mario D’Agostino, assessore alla cultura del Comune di Taormina. Le letture sono di Carmine Elisa Moschella. L’iniziativa si tiene nell’ambito della della mostra “Cromie e pietre . In dialogo con Giuseppe Mazzullo”, con cui il pittore e scultore messinese Giuseppe Brancato, che ha partecipato al “Premio Mazzullo” fin dalla prima edizione, ricrea un confronto suggestivo tra le sue opere e quelle di Mazzullo. La mostra si tiene fino al 4 settembre presso il Palazzo Duchi di S. Stefano – Fondazione “Mazzullo” di Taormina, curata da Milena Romeo e promossa dalla Fondazione “Mazzullo” presieduta da Alfio Auteri, da Carà Beltà In un suggestivo dialogo con l’arte incisiva di Mazzullo, Brancato espone dieci dipinti policromatici e polimaterici (tra cui gli originali Sciara innevata e “cromo vulcanica” con tracce di autentica sabbia vulcanica) e diverse sculture che ripercorrono la sua lunga attività artistica e la sua ricerca originale sui materiali, che tende sempre a una chiave identificativa, fortemente plastica e dinamica, legata alla fusione tra stili, visioni, tecniche. Un’antologica che mostra i tanti esempi di un’arte personale e universale dalla forte visione etica e sperimentale (basti pensare a opere come Eolo, Etiope dopo lo sbarco, Jonathan), della sua esperienza in mostre nazionali e della sua attività legata a materiali del nostro territorio, in particolare ai tanti tipi di pietra (lavica, di Mistretta, arenaria, granito, ragusana), che sono diventate delle splendide figure scultoree, dei volti primitivi fortemente espressivi, non dissimili a certe sculture di Mazzullo. La pietra, scriveva Lucio Barbera, è per Brancato “uno specchio in cui guardarsi per comprendersi e compiere un viaggio interiore, una finestra per conoscere il mondo”. L’artista messinese, già docente al Liceo artistico “G.Basile”, quest’anno ha esposto al Castello di Spadafora, e vanta, oltre che sculture “cittadine” in alcuni centri del messinese, partecipazioni a importanti mostre, rassegne e eventi artistici nazionali: Tavolozza d’oro – Ospe, Premio Mazzullo, Premio Fuci e Mostra antologica Teatro V. Emanuele di Messina, Bari Expo ArtePremio, Diplo Libro d’arte Firenze, Arte Padova, Sculture all’aperto Siena, Le Ciminiere Catania, Ostensione Volto Santo Curia di Messina.