Giardini. Trasferta palermitana per il sindaco della cittadina giardinese, Nello Lo Turco, che nella giornata di martedì farà visita all’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio. Per i due esponenti politici sarà un ritrovarsi dopo il primo incontro che ha avuto luogo nelle settimane scorse all’interno del Parco archeologico di Naxos, proprio per riprendere il discorso relativo alla gestione dell’area. Quello che il Comune chiede è infatti che il parco possa essere fruito in maniera più accessibile da parte dei residenti, la maggior parte dei quali lo ritiene quasi un corpo estraneo rispetto al contesto cittadino. L’idea cullata dall’Amministrazione comunale è che il parco non sia solo un sito a sé stante, seppur meta di numerosi turisti italiani e straniera, ma piuttosto diventi un luogo di incontro per i cittadini giardinesi, un polmone verde all’interno del quale poter trascorrere ore di relax e di svago senza ovviamente intaccare o stravolgere la natura e le caratteristiche dello stesso che rimane un bene vincolato in cui vigono precise regole e limitazioni. Il primo passo da compiere è la stipula di una convenzione tra l’assessorato ed il Comune al quale demandare l’organizzazione di eventi e manifestazioni per valorizzare la bellezza del luogo e nel contempo poterne fruire come spazio comune. “La nostra proposta – anticipa il primo cittadino – sarà quella di poter realizzare una zona per gli spettacoli ed anche un giardino botanico”. Quest’ultimo progetto è tutt’altro da sottovalutare se si considera che molti dei turisti identificano il paese come un giardino pubblico e non è raro sentirsi domandare dai visitatori: “Dove si trovano i giardini di Naxos?”, probabilmente per il fatto che lo stesso nell’antichità era denominato proprio “il borgo delli giardini”, ipotesi che potrebbe caratterizzare ancor di più la cittadina. Inoltre, l’ubicazione del parco, a due passi della zona portuale, può essere sfruttata in maniera più proficua anche dai turisti che giungono a Giardini con le navi da crociera ed effettuano lo scalo a Schisò ad un tiro di schioppo da quella che è stata la prima tappa della colonizzazione greca in Sicilia, ricca di riferimenti storici in cui è possibile ritrovare le prime “pietre” ed i resti archeologici su cui furono fondate le origini dell’attuale città. A loro potrebbe essere offerto un biglietto agevolato evitando che gli stessi “migrino” nella vicina Taormina o sull’Etna spesso senza nemmeno sapere di aver toccato con i loro piedi la terra della prima colonia greca dell’isola, dato che il nome di Giardini non viene nemmeno menzionato nei pacchetti confezionati dalle agenzie marittime.
Francesca Gullotta