Taormina. “Consorzio della rete fognante” senza futuro. La mancanza di interesse per l’agognata trasformazione in Spa, i cui termini scadono alla fine di quest’anno, è stata sancita dallo scarso interesse nei confronti della convention operativa, che aveva per tema “Servizio idrico integrato prospettive e funzioni del consorzio”, organizzata da Pippo Manuli, presidente dell’organizzazione che si occupa della depurazione, oltre che di Taormina, anche di Giardini, Letojanni e Castelmola. L’iniziativa si è svolta nella sala convegni di Pietrenere a Giardini. In effetti, Manuli si batte da tempo per la realizzazione della società per azioni che potrebbe evitare l’inglobamento nell’Ato, servizio idrico. “Esiste, generalmente – ha detto Manuli – una certa benevolenza per salvaguardare questo Ente, anche ad alti livelli, ma solo perché si vuole, semplicemente, avere un riguardo in più nei confronti del comprensorio turistico, in un settore delicato. La salvaguardia del Consorzio – prosegue il presidente – viene intesa come un’attenzione in più su questo territorio. Purtroppo, a questa volontà di mantenere il Consorzio, non corrispondono atti concreti da parte degli Enti locali interessati”. La mancanza di attenzione è stata manifestata anche dalla scarsa partecipazione dei politici locali. Oltre al sindaco di Castelmola, Antonietta Cuindari, hanno fatto la loro apparizione, nella due giorni di lavori, infatti, i consiglieri comunali di Taormina, Pinuccio Composto, Salvo Cilona, Piero Benigni e Sergio Cavallaro. Sono stati considerati interessanti, infine, gli interventi programmati di Stefano Albani (responsabile di Siciliacque), Michele Bisignano (assessore provinciale alle Partecipazioni), Bartolo Capone (esperto di problematiche ambientali) e Giuseppe Santalco (esperto sull’evoluzione della normativa vigente). Sembra ormai che i tempi siano assolutamente stretti per cercare di salvare una delle organizzazioni considerate il fiore all’occhiello della depurazione.
Mauro Romano
Questa è l’ennesima riprova della pochezza dei nostri rappresentanti politici, che si affannano a litigare ma di risolvere i problemi, non se ne parla tanto le bollette dell’acqua e della fognatura, loro non le pagano, ma quando arriveranno le bollette salate dell’ATO o di qualsivoglia ente, poi ci sarà da ridere…….. anche per loro.!!!!