Taormina. “I segni metropolitani (realtà contemporanea) assemblati alle icone del mito greco (fase arcaica della realtà) e ai temi del vintage e dei giocattoli (la realtà della memoria) danno luogo a scenari di reinterpretazione dell’oggettività”: a dichiararlo è l’artista taorminese Marcello Astuti. “La realtà nuova – spiega Astuti – è percepita da uno sguardo innaturale, ironico e disincantato oltrepassando i confini del visibile verso cui il fascino per le inclinazioni pop attribuiscono connotazioni rivolte all’immagine pubblicitaria e all’illustrazione. La realtà nuova è il trionfo dell’imprevisto, al di là degli automatismi inconsci. Queste opere presentate alla XXII edizione di Arte Padova, tratte dal progetto Souvenir, esprimono la memoria-percezione attraverso cui l’io viaggia dalla vita superficiale alla vita profonda in un dedalo discontinuo di strati e livelli in cui spesso ci smarriamo. L’intersezione tra visibile e invisibile rinvia ad una memoria che è ricordo tra ciò che è stato perduto e contemplazione di ciò che saremo: l’oggetto-ricordo procura piacere e dolore tra il non ora e il non più”.