Taormina. Il presidente della Seconda commissione consiliare, Antonella Garipoli, ha convocato per il 23 di questo mese, alle ore 16.30, i componenti dell’organo di consultazione, i consiglieri, Lino Ardito, Sergio Cavallaro, Vittorio Sabato ed Enzo Scibilia. “Si tratta – ha spiegato la Garipoli – di un passo che segue al fatto che avevamo il compito di trovare una sintesi di tre proposte: quella da me presentata assieme al collega Sergio Cavallaro, una, invece è stata inoltrata dal presidente del Consiglio comunale, Eugenio Raneri, un’altra dal rappresentante del Pdl, Salvo Cilona. Esiste già un documento unico che deve essere discusso e che tiene conto di alcune indicazioni. Il nascituro approdo eco-sostenibile deve essere realizzato mediante finanza pubblica o un project financing. Dovrà essere realizzato un concorso di idee a livello internazionale e, soprattutto, uno studio di fattibilità che lo riesca ad inserire nel territorio. Nel documento vi sono indicazioni chiare che spingono a tenere conto della presenza del porticciolo di Schisò, ubicato in territorio di Giardini, dello sviluppo dell’economia comprensoriale e di eventuali presenze archeologiche. Si parla, inoltre, di non superare il numero di trecento posti barca con i servizi previsti dalla normativa, ma senza sistemi di alaggio e rimessaggio. Va pensata anche un’adeguata organizzazione della viabilità che contempli un collegamento verticale con Taormina centro”.
Mauro Romano
“basta collocarsi nel punto più alto non si può fare a
meno di confessare che forse mai il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a sé uno spettacolo
simile. A destra, sopra rupi elevate, sorgono delle fortezze; laggiù in basso la città; benché queste
siano tutte costruzioni moderne, ne sorgevano di simili anche nel tempo antico e allo stesso posto.
Lo sguardo abbraccia inoltre tutta la lunga schiena montuosa dell’Etna, a sinistra la spiaggia di
Naxos sino a Catania. L’enorme vulcano fumante conclude il quadro immenso, ma senza crudezza
giacché i vapori dell’aria lo fanno apparire più lontano e morbido di quel che non sia in realtà”.
Goethe 6 maggio 1787
Oggi cosa dovremmo scrivere: la speculazione e la stupidità ha seppelito tutto sotto tonnellate di cemento, distruggendo quello che fu la vera fortuna di Taormina: il suo territorio.
Io credo che sarebbe ideale lavorare in sinergia con Giardini Naxos per far decollare e migliorare il porticciolo già esistente.
Andare a creare un nuovo porticciolo a Villagonia deturpando la costa non è sensato .
Scordiamoci che il porticciolo possa fare il salto di qualità alla economia taorminese, prima mettiamo in ordine tutte le deficienze che abbiamo o blocchiamo quelle che stanno per nascere e poi andiamo oltre.