Giardini. La campagna elettorale per le elezioni amministrative del 31 maggio e del 1° giugno comincia ad acquisire i toni dell’ufficialità. Restano sei i candidati ufficiali alla carica di sindaco. Ieri, in un noto albergo, ha avuto luogo la convention nella quale è stata presentata ufficialmente la coalizione “Adesso si può”, che sostiene la candidatura a sindaco di Seby Cavallaro. E’ stato esposto anche il programma elettorale dell’aggregazione e sono state tracciate le linee guide dell’impegno che si intende portare avanti. In casa dell’uscente, Nello Lo Turco, si lavora ancora in silenzio, e nonostante la lista sia stata chiusa non trapela alcun nome dei candidati al Consiglio. Al completo anche la rosa di nomi scelti dall’ex Salvatore Giglio, al comando della città dal 1998 al 2008, che invece ha reso noto la denominazione della lista “Giardini Naxos vive ancora” e avrà come quartier generale il lungomare Tysandros. Finora Giglio ha lavorato nell’ombra «com’è mia consuetudine – afferma – senza clamori, ma puntando sulla sostanza». Alla base della coalizione che lo sostiene ci sarà «la famiglia, intesa come unità base dell’attività umana, su cui si incentrano le esigenze delle nuove generazioni, presentando un programma di opere e proposte fattibili anche dal punto di vista delle risorse». Continuano gli incontri per il gruppo “Agorà 2015” del candidato sindaco Giuseppe Cacciola che nell’ultimo confronto con i cittadini ha affrontato il problema del decoro urbano, proponendo una serie di interventi immediati per migliorare l’aspetto della cittadina. Il primo a presentarsi alla città con i manifesti murali è stato invece l’ex vicesindaco Agatino Bosco, che a breve presenterà ufficialmente la lista che lo appoggia. Il comitato “Rodi sindaco” ha evidenziato come la proposta pubblica di sottoscrivere una lettera d’intenti, fra tutti i candidati, «al fine di assumere un comportamento regolare e corretto a garanzia degli elettori sia rimasta lettera morta, dato che nessuno degli aspiranti alla massima carica ha aderito all’iniziativa».
Francesca Gullotta