Taormina. Le operette in “Stile Castiglione” potrebbero essere rappresentante in un Festival più lungo. “Ben venga quanto affermato dal consigliere comunale, Piero Benigni, anzi si può organizzare immediatamente un vero e proprio Festival dell’Operetta”. Lo ha affermato, appunto, l’instancabile direttore artistico della sezione Musica & Danza di Taormina Arte, Enrico Castiglione, che dunque, prende la palla al balzo e rilancia su un progetto che non è ancora stato avviato ma già piace e non poco anche perché programmato per la stagione invernale, quella in cui si tenta di promuovere l’industria turistica locale. Benigni aveva chiesto il prolungamento della stagione dell’Operetta anche perché attirerebbe un turismo di qualità. “Il genere – prosegue dal canto suo Castiglione – è vivo e popolarissimo in tutta Europa. Basta pensare alle produzioni in Germania, Austria e Francia. In Italia esiste un grande patrimonio dell’Operetta e nel giro dei prossimi tre anni metteremo in scena il Paese dei Campanelli, Cin ci la, Al cavallino bianco ma anche il Pipistrello e sarà entusiasmante festeggiare il periodo di Capodanno con le melodie ed i valzer viennesi. Quest’anno partiremo il 29 dicembre con il Candide, musicato da Leonard Bernstein e tratto da uno scritto di Voltaire. Subito dopo sarà la volta della Vedova Allegra in un nuovo allestimento scintillante per un pubblico internazionale. Ovviamente spero che l’assessore regionale al Turismo, Nino Strano, confermi o ampli per gli anni a venire il tradizionale budget di TaoArte in modo che la sezione Musica & Danza possa programmare anche i prossimi tre anni perché i grandi artisti bisogna confermarli con almeno un triennio di anticipo”.
Mauro Romano