TAORMINA-SIRACUSA 0-3
Taormina: Scalia, Ignazzitto, Cannone, Gatto, Mirabella, Filistad, Fichera (76’ Vaccaro), Di Bella, Battaglia, Maggioloti, Corsaro (61’ Traviglia). All. Raciti.
Siracusa: Vitale, Liistro (76’ Petrullo), Carpinteri, Arena, Zappalà, Pettinato, Mascara, Scarano (91’ Ferro), Contino, D’Agosta, (61’ Fichera), Grasso. All. Anastasi.
Arbitro: Alfio Selmi di Acireale (assistenti: Antonino Spanò e Giuseppe Calavese di Messina).
Reti: 33’ Grasso, 58’ Contino, 90’ Grasso.
Taormina. Il Siracusa passa (3-0) in casa del fanalino di coda Taormina e porta a 4 i punti di vantaggio sullo Scordia, fermato sull’1-1 dal Giarre. Troppo netta la differenza dei valori in campo al “Valerio Bacigalupo”, con i padroni di casa “imbottiti” di giovani e con gli ospiti ricchi di gente di esperienza a partire dal capitano Beppe Mascara che ovviamente è l’uomo in più di questo Siracusa. Eppure c’è da dire che il Taormina, per almeno mezz’ora, ha tenuto testa ai più quotati avversari, andando vicino al gol in diverse occasioni. I biancazzurri hanno anche protestato per un rigore non concesso dall’arbitro nel primo tempo e che dalla tribuna è parso netto. La squadra di mister Ezio Raciti è scesa in campo ordinata e si è difesa bene, ma ancora una volta paga l’assenza di un bomber di razza, di un attaccante che finalizzi al meglio quanto costruito dai compagni di squadra. La prima azione degna di nota si registra all’8’: calcio d’angolo per il Siracusa, palla per Mascara ma il capitano, di testa, tira a lato. Al 14’ è il Taormina a farsi vedere dalle parti di Vitale con Maggioloti che ha una buona occasione, ma il suo tiro viene deviato da un difensore. Al 22’ sono ancora i padroni di casa a tentare la via del gol: dapprima Maggioloti (ancora lui) con un bel diagonale costringe Vitale alla parata in tuffo e subito dopo Fichera per un soffio non realizza. La partita è vibrante e i ragazzi del dirigente Nino Geraci non danno vita facile alla capolista. Ma al 33’ il Siracusa si porta in vantaggio: c’è un’azione confusa in area taorminese, la palla arriva all’ex Grasso che da pochi passi realizza. Al 37’ Mascara ci prova su punizione, il portiere Scalia devia in corner. Al 44’ il direttore sportivo dei locali, Salvatore Puglisi, protesta duramente dalla panchina per la mancata assegnazione di un rigore e l’arbitro lo allontana dal campo. Al 45’ Cannone, solo davanti alla porta, ha una ghiotta occasione per riportare il risultato sui binari della parità, ma colpisce male la sfera e l’azione sfuma. Al 58’ arriva il raddoppio della squadra allenata da Anastasi: Mascara serve su un piatto d’argento un assist a Contino che di testa spinge in rete per il 2-0. Pochi minuti dopo Cannone ci prova timidamente dal limite dell’area, senza fortuna. Il Siracusa controlla la partita e al 90’ segna anche il 3-0 con Grasso, che s’invola solo verso la porta avversaria e con un cucchiaio magico dal limite infila la sfera alle spalle del portiere Scalia.
LE INTERVISTE
“La sconfitta contro il Siracusa – ha spiegato Salvatore Puglisi, diesse del Taormina – è la dimostrazione di un campionato disgraziato e di quello che siamo stati costretti a subire quest’anno. L’arbitro è stato a senso unico. Sullo 0-0 c’era un rigore nettissimo a nostro favore, ma il direttore di gara ce l’ha negato. L’arbitro è stato a favore degli aretusei. La mia non è una protesta, ma è lo stato d’animo di chi ha subìto in tutte le partite questo tipo di arbitraggio. I nostri giocatori sono stati ammoniti per falli semplici, mentre un giocatore del Siracusa, che doveva essere espulso, non è stato sanzionato neanche con il cartellino giallo. Abbiamo giocato alla pari, non si è vista alcuna differenza tra la prima e l’ultima in classifica. Un grazie va al mister Raciti e a tutti i ragazzi che hanno lottato su ogni pallone. Ormai siamo retrocessi, ma almeno retrocediamo a testa alta e con la massima onestà da parte nostra”. “Abbiamo disputato una partita importante – ha detto Giuseppe Anastasi, allenatore del Siracusa – contro una squadra ben organizzata dal tecnico Ezio Raciti. Il Taormina veniva da una serie negativa e voleva fare risultato, ma ha trovato di fronte un Siracusa arrabbiato per quello che era stato perso la settimana scorsa. Adesso ci prepariamo alle ultime 6 partite con la massima concentrazione”. “L’importante – ha affermato Beppe Mascara, jolly del Siracusa – era raccogliere i tre punti su un campo difficile. Ora dobbiamo toglierci il vizio di avere cali di tensione come quelli avuti nell’ultimo periodo. Dobbiamo essere uniti e raggiungere l’obiettivo della promozione. Un plauso va ai tifosi che ci hanno sostenuto anche nei momenti di difficoltà”.