Taormina. Cala il sipario sul “Gran Gala dei Rallies 2009”, che ha avuto luogo sabato sera a Taormina, davanti a una cornice di pubblico delle grandi occasioni. Una festa organizzata dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana e voluta fortemente a Taormina dal grande imprenditore locale Gino Cundari (che alla fine della manifestazione si è dichiarato soddisfatto) e dal pilota santateresino Daniele Settimo. Presenti tutti i massimi esponenti della Federazione e i protagonisti della stagione scorsa, che hanno potuto ritirare gli ambiti trofei, anticipando i programmi 2010. Tra i premiati l’aostano Elwis Chentre, alfiere della scuderia palermitana Ateneo, vincitore del Trofeo Rally Asfalto al volante della Peugeot 206 WRC e della Citroen Xsara WRC; il barese Franco Laganà, pilota Mitsubishi, il giovane romagnolo Simone Campedelli vincitore gruppo N nel Trofeo Rally Terra ed il friulano Claudio De Cecco, che ha conquistato la Coppa Italia al volante della Peugeot 207 S2000. Tra i migliori siciliani i vincitori del Challenge di Zona Andrea Nucita di S. Teresa Riva ed Antonio Pittella, il nisseno Michelangelo Alessi ed i messinesi Alessio Pandolfino e Salvatore Armaleo, che corre in coppia con la giovane figlia Claudia sulla Peugeot 106 1.6 16V. Il bravo cefaludese Marco Runfola e il sempre professionale copilota Marco Pollicino si sono imposti in classe R3 della Coppa Italia. Il presidente Aci-Csai, Angelo Sticchi Damiani, durante la serata di gala a Taormina ha posto l’accento sui nuovi progetti federali dedicati ai giovani in pista e nei rally e ha poi detto basta alle gare abusive, evidenziando che solo la Csai gestisce il potere sportivo per conto dell’Automobile Club d’Italia. Sticchi Damiani, riferendosi a quanto stabilito dall’Antitrust il 19 giugno scorso, ha ribadito che Enti di promozione sportiva diversi dalla Federazione possono organizzare competizioni a basso contenuto agonistico, solo avendo una convenzione con la Federazione. Il presidente della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana ha illustrato alcuni dei principali punti che sono al centro dell’attenzione federale, soffermandosi soprattutto sui giovani e sulle gare che non rispettano standard di sicurezza. “Avevamo detto lo scorso anno che ci saremmo interessati molto ai giovani – ha spiegato il presidente Sticchi Damiani – continuando il lavoro del presidente Macaluso, mio predecessore, oltre a quello iniziato con Michele Alboreto. Abbiamo mantenuto l’impegno. Si contano già 41 adesioni alla F. Aci-Csai Abarth, una formula che riporta alla ribalta un connubio tra la Federazione ed il marchio storico Abarth. Una monoposto vicina alla F.3, alla quale si arriva dal karting e dalla scuola federale. Sui giovani abbiamo investito anche attraverso una complessa operazione che vede ora il karting completamente integrato nella nostra Federazione. Finora la Fik ha svolto un eccellente lavoro, ma è arrivato il momento della completa integrazione, che consentirà di creare una risorsa forte tra il karting e la F.Aci-Csai e la F.3. Abbiamo oggi bisogno del ricambio generazionale in F.1 per i giovani italiani, per cui è nato il Ferrari Accademy, un vivaio di giovani talenti da accompagnare nelle serie propedeutiche. Ferrari ha chiesto alla Csai di realizzare insieme questo progetto. Abbiamo già i primi 12 piloti che saranno avviati per gradi fino alla massima formula. La Ferrari nel fare questa scelata ha voluto premiare il lavoro della Federazione. Giovani in primo piano anche nei rally, specialità nei quali si arriva alla licenza solo due anni dopo i pistard. Da quest’anno la Scuola federale farà dei corsi per i sedicenni o per i quindicenni che arrivano dal karting, al fine di poter conseguire la licenza. I non patentati potranno partecipare a gare che si svolgono in areee private (ronde o raly in particolare aree) e avranno sempre un tutor al fianco, che li accompagnerà anche guidando nei trasferimenti aperti al traffico. In questo modo, a diciotto anni potranno essere ad un opportuno livello per emergere nei rally. In Sicilia c’è un’attività che è illegale. Il 19 giugno l’autorità per la concorrenza antitrust ha detto chiaramente che il potere sportivo è dell’Aci, ma lo gestisce la Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, gli enti di promozione sportiva possono svolgere solo attività a basso livello agonistico, se convenzionate con la Federazione. Ormai la materia è chiara, non ci sono più dubbi, c’è stato peraltro una sentenza del Consiglio di Stato del 18 ottobre 2009, che per un altro sport, ma il riferimento ha carattere generale, ha sostenuto esattamente la stessa cosa, esprimendo con chiarezza che tutti gli enti di promozione sportiva debbono rifarsi alle norme delle federazioni di riferimento. Il Coni è d’accordo con noi, dunque non ci sono più dubbi. Queste gare non si devono svolgere più. La Csai è pronta a sottoscrivere convenzioni con ogni ente per gare a basso contenuto agonistico, siamo pronti a lavorare insieme nell’interesse di questo sport, ma non consentiremo gare abusive. Siamo pronti a tutti i passi necessari ad impedirle – ha concluso il presidente Sticchi Damiani – molti li abbiamo fatti, altri ne faremo”.
Fanno piacere questi avvenimenti sportivi, ed e una bella occasione anche per la perla dell’Ionio