Il presidente della sezione jonica di Confindustria alberghi, Sebastiano De Luca, ha presentato il suo piano di programmazione turistica della città di Taormina. “Il periodo di crisi per Taormina rimane difficile – spiega De Luca nel documento – i dati sconfortanti li conosciamo benissimo. Dati che fanno naturalmente riflettere, ma che, al contempo, non devono allarmare più di tanto visto che altri Paesi non godono certo di una situazione migliore della nostra. E, comunque, non bisogna farsi travolgere da un’ondata di pessimismo, che risulterebbe ancora più deleteria per la ripresa dello sviluppo turistico. Purtroppo, siamo passati da 1.057.176 presenze nel 2006 a 799.695 presenze nel 2009, con una flessione complessiva di 256.000 presenze, pari al 25%. In termini di fatturato, le perdite sono state maggiori rispetto alla flessione delle presenze, poiché si è dovuta adottare una politica di tariffe basse e di offerte speciali per arginare, in parte, le perdite causate della crisi. Ma il turismo, nel 2010, potrebbe segnare un parziale recupero delle presenze ed il mantenimento delle quote di mercato, a condizione che, in sinergia tra il pubblico ed i privati, facendo sistema, si attui una programmazione attenta e seria del territorio, per un turismo di qualità. Ad esempio, puntando sulla competenza, la professionalità e l’esperienza acquisita dal Distretto Taormina Etna, per continuare a promuovere, come è stato fatto in passato, il prodotto turistico integrato, intercettando nuovi segmenti di domanda con offerte differenziate, attraverso la riconosciuta capacità dello stesso, di reperire le necessarie risorse per i progetti di comunicazione, promozione di uno sviluppo competitivo ma sostenibile, dell’intero territorio. Altro rischio da non sottovalutare, che stiamo correndo, è quello di chiudere durante il periodo invernale, quasi tutte le attività turistiche e quelle commerciali. Dobbiamo evitare che questo accada e, nel comune interesse, impegnarci e trovare tutte le soluzioni possibili, per mantenere aperte buona parte delle nostre attività. Diversamente, Taormina rischierà, in maniera irreversibile, di rimanere tagliata fuori dai grandi circuiti turistici internazionali. Sappiamo ormai tutti che il turismo è cambiato e che il nostro prodotto non è più competitivo. Devono essere, pertanto, modificati anche i canoni tradizionali per fare un nuovo tipo di turismo. Vanno studiate soluzioni innovative, per adeguarsi alle richieste del mercato, con particolare attenzione al rapporto qualità-prezzo. Non possiamo più illuderci di continuare a vivere di rendita. La nostra rendita di posizione è finita già da molto tempo! Cosa fare, quindi, per recuperare terreno? Occorre, tra le priorità, nell’interesse esclusivo della città, in modo da creare sviluppo e occupazione anche nei periodi di bassa stagione: rendere agibile il Palazzo dei Congressi e cederlo in gestione in projet financing, con gara di appalto pubblico internazionale. Taormina è stata sempre meta ambita per questo strategico segmento turistico; coinvolgere nel suddetto progetto il Sicilia Convention Bureau del Gruppo Unicredit, per sostenere lo sviluppo del turismo, in particolare quello congressuale e degli eventi. Questa iniziativa potrebbe rappresentare per Taormina un passo concreto per realizzare una nuova esperienza, che poggia sulla professionalità, sulla conoscenza approfondita da parte dei promotori dell’iniziativa e sulla loro presenza attiva sui mercati in Italia e all’estero. Un mercato, questo, che consentirebbe di destagionalizzare il prodotto turistico e di avere dei ritorni economici molto positivi; individuare una nuova ubicazione e progettare, attraverso un concorso internazionale, che coinvolga i maggiori esperti del settore, un vero, moderno, polifunzionale Palazzo dei Congressi, con ampi parcheggi e relativi servizi, che possa ospitare almeno 6/7 mila persone; costituire finalmente la Fondazione Taormina Arte e assicurare – con un piano di interventi certi – un’adeguata ed efficace programmazione, che possa avere un consistente ritorno economico per l’intera città. In caso contrario, dovremmo trovare delle soluzioni alternative, per tutto il nostro comprensorio, che ci possano consentire di reperire le risorse necessarie e poter gestire direttamente tutti gli eventi al Teatro Antico; verificare la fattibilità delle proposte avanzate da Sanremo e da Venezia, per la gestione in joint-venture, con Taormina, di una gaming hall; stipulare un protocollo d’intesa con chi presenterà la migliore offerta e definire le linee guida che dovranno avviare l’iter per l’apertura della casa da gioco. La sede dovrà essere molto prestigiosa, adeguata come spazi e pronta ad accogliere il vero casinò, nelle more che venga approvata la tanto attesa e sospirata Legge dal Parlamento Nazionale. Inoltre, si deve, urgentemente e senza ulteriori tentennamenti: trovare, dopo quasi mezzo secolo di discussioni, la migliore soluzione, concreta e condivisa, per la realizzazione del porto turistico comprensoriale; completare il raddoppio del binario ferroviario, tra Giampilieri e Fiumefreddo. Una volta eliminata la linea ferrata, che deturpa e taglia in due spezzoni l’intera fascia costiera, restituire il relitto del terreno ferroviario alla naturale fruizione turistica delle spiagge e della costa del nostro territorio. Sarebbe un grave errore, tuttavia, dismessa l’area, pensare di realizzare progetti alternativi; prevedere, ove possibile, l’apertura di moderne e attrezzate sale cinematografiche e discoteche. Queste ultime, da realizzarsi fuori dai centri urbani, per evitare eventuali rumori molesti; realizzare ascensori e scale mobili di collegamento dal Parcheggio Lumbi al centro della città. Si eviterebbero, da un lato, con l’eliminazione del servizio-navette, tutta una serie di disservizi causati e le continue lamentele da parte dei turisti e, dall’altro, si ridurrebbero notevolmente i costi di gestione. Verificare, altresì, la possibilità di gestire il parcheggio, automatizzando i servizi, razionalizzando la spesa e contenendo gli sprechi. Inoltre, sarebbe opportuno intervenire affinché ci fosse una maggiore attenzione alla pulizia e alla manutenzione dei servizi igienici; far sì che le Forze dell’ordine preposte, vigilino e controllino le tariffe dei transfer applicati dai taxi in partenza dall’Aeroporto di Catania, con l’obbligo che le stesse vengano esposte all’interno di ogni autovettura; riconquistare il ruolo che Taormina merita nel panorama turistico internazionale, recuperando l’appeal di brand unico al mondo; riqualificare il prodotto turistico nel suo insieme, utilizzando tutte le opportunità finanziarie e le risorse in atto esistenti, al fine di essere maggiormente competitivi; attivare lo Sportello Unico per la semplificazione delle procedure burocratiche; assicurare servizi efficienti alla città, con particolare attenzione alla viabilità, ai parcheggi, alla eliminazione dei rumori molesti, alla pulizia delle spiagge e alla balneazione, prevedendo la chiusura al traffico veicolare di tutto il centro storico della città e il ripristino dei percorsi paesaggistici; prevedere, compatibilmente con le risorse disponibili, l’apertura dell’Ufficio di Informazione Turistico, l’intera settimana, sia mattino che pomeriggio; promuovere il territorio in co-marketing, facendo accordi in partnership tra imprese e Tour operators, che decidono di unire la loro forza commerciale, affrontando il mercato con una strategia competitiva comune; iniziare un’ azione di benchmark, per monitorare l’andamento del settore alberghiero in relazione al territorio ed effettuare, in tempo reale, confronti e rilevazioni statistiche utili, per pianificare correttamente attività di marketing e strategie commerciali; programmare una forte e convincente iniziativa di comunicazione sul turismo eco-sostenibile, che Taormina dovrebbe proporre come valore aggiunto; organizzare mostre di grande rilevanza culturale, durante l’intero arco dell’anno, nei siti prestigiosi di proprietà del Comune e inserirsi nei circuiti degli itinerari delle Città d’Arte; cogliere non soltanto tutte le occasioni utili a partecipare ad eventi che possano consentirci di recuperare i mercati tradizionali ma, anche e soprattutto, organizzare una serie di azioni forti e mirate per attrarre nuovi mercati. Tra questi, l’India e la Cina. Da maggio a ottobre 2010 ci sarà a Shanghai il World Expo, che vedrà la partecipazione di oltre 200 Paesi e circa 80 milioni di visitatori. Purtroppo, le recenti indicazioni provenienti dai mercati incoming internazionali sono molto contrastanti e preoccupanti. Per contro, la Destinazione Taormina è percepita dai viaggiatori come un’icona del top-travel e figura tra le mete più richieste dal pubblico della fascia medio alta. Quello più esperto ed esigente, in fatto di qualità, a fronte di un’elevata capacità di spesa. Occorre, quindi, predisporre una campagna promozionale mirata, capace di rafforzare il nostro brand e favorire la commercializzazione di pacchetti turistici. I nostri circuiti artistico-tradizionali detengono la maggior quota di mercato, seguiti dall’enogastronomia e dall’enoturismo. La parte più significativa del nostro Prodotto Turismo è quella legata all’offerta culturale, alle città d’arte o ai luoghi connessi con la cultura e la storia. La Regione Siciliana dovrebbe avere maggiore attenzione per il nostro settore: dando attuazione alle Leggi Regionali approvate, relative al regime di aiuti alle imprese e al credito d’imposta; intervenendo sul Governo Nazionale, in maniera forte e decisa, per fare abolire gli studi di settore e tornare al principio costituzionale secondo il quale le imprese devono pagare per quanto producono; equiparare l’IVA al livello degli altri Paesi Europei (la Spagna è al 4% la Francia è al 7%; mantenendo gli impegni assunti. A cominciare dalla fiscalità di vantaggio per nuovi investimenti; destinando maggiori risorse dei Fondi strutturali europei al settore del Turismo; investendo sulla Innovazione, sulle Infrastrutture e sui Trasporti; rendendo fruibili e ben organizzati, con personale altamente qualificato, i siti dei Beni culturali, storici e archeologici; approvando, in tempi brevi, una legge chiara per la semplificazione vera delle procedure burocratiche. La situazione che si è venuta a creare dovrà vederci tutti impegnati a superare la grave crisi economica e finanziaria. Ma, soprattutto, a fare una proficua autocritica sugli errori del passato – conclude De Luca nel suo documento – cercando di recuperare il tempo perduto e dare le giuste risposte alla città, alle forze produttive e alle aspettative di tanti giovani che vorrebbero garantito un futuro migliore”.
– a chi lo ha presentato ? —
…chi lo ha letto sicuramente sarà daccordo in quasi tutte le esternazioni programmatiche… polemicamente volevo solo rammentare tra le mille problematiche che si affrontano nel programma, 1) la sinergia dovrebbe essere tra imprenditori confindustria, -associazione albergatori confcommercio, – associazione imprenditori (queele esistenti) e se non è chiedere troppo una rappresentanza sindacale dei lavoratori, non solo il distretto TaoEtna.
2) questo progetto di gestione del Palazzo dei Congressi è pura fantasia perchè cosi com’è non sarà mai adeguato alle normative CEE… e se si dovesse avere una qualsivoglia sanatoria sarebbe sempre e comunque un PLACEBO. 3)tenere le aziende aperte anche durante la stagione invernale è una programmazzione che alcuni imprenditori illuminati, come lei, portano avanti da anni… ci sono pero suoi “colleghi” che non la pensano nella stessa maniera e quindi manca la identità di intenti nella stessa categoria di albergatori. 4) gaming hall – casino, anche qui ci sono pareri differenziati vedi le dichiarazioni di resa dell’Assessore Strano e quelle velleitaria del Ministro Brambilla. spero che questo programma possa cominciare a produrre effetti pratici da subito…anche se c’è tantissima carne al fuoco. Grazie dell’accoglienza.
Ho letto con grande interesse quanto esposto dal Presidente De Luca.
Tante cose da fare per risolvere i problemi di Taormina.
Concordo pienamente con quanto esposto sopratutto nell’ultima parte:
“Ma, soprattutto, a fare una proficua autocritica sugli errori del passato – conclude De Luca nel suo documento – cercando di recuperare il tempo perduto e dare le giuste risposte alla città, alle forze produttive e alle aspettative di tanti giovani che vorrebbero garantito un futuro migliore”.”
Questo è,secondo me,il cuore del problema.
AVERE IL CORAGGIO DI FARE UNA SERIA AUTOCRITICA…….TUTTI…..
Avere il coraggio di iniziare un percorso che, allontanandosi dal mero ed alla lunga sterile interesse di bottega,dia la possibilità di andare veramente oltre il territorio comunale.
1°) PATRIMONIO UNESCO.
2°) CERTIFICAZIONE AMBIENTALE.
Sono solo due argomenti che,volutamente,non sono stati mai affrontati per paura di dovere rinunciare alla politichetta (il discorso vale per tutti,politici,cittadini e imprenditori).
Il vero problema di Taormina è che non si vuole DECIDERE DI DECIDERE………
Non sottovalutate l’importanza del personale, sceglietelo con cura e fate in modo di coinvolgerlo e gratificarlo, oltre che addestrarlo e riqualificarlo continuamente per mantenere aggiornate le sue competenze.
La qualità del servizio offerto ai clienti è infatti il singolo fattore più importante per il successo di un hotel.