Walter Chiari a Taormina. No, non è un refuso né l’incipit di un impolverato articolo dei tempi che furono: Walter Chiari è proprio il protagonista del romanzo “Voi non siete qui” di Guglielmo Pispisa che Milena Privitera, per “Spazio al Sud” – il corposo programma ideato da “Arte & Cultura a Taormina”, patrocinato da Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori e sponsorizzato da Associazione Albergatori Taormina, Metropole Taormina Maison d’Hôtels ed Ottica Fiumara – presenterà giovedì 27 novembre, alle ore 17.30, all’Excelsior Palace Hotel di Taormina. Solo che del geniale attore veronese, fascinoso tombeur de femmes dall’eloquio a raffica e dalla comicità stralunata, il protagonista del libro di Pispisa ha solo il nome. E basta. Nessun guizzo, nessuna passione, nessun fantasioso eccesso. Rinnegando l’amore per la letteratura, economicamente improduttivo, il Chiari di Pispisa, prodotto della buona borghesia messinese cresciuto negli anni Ottanta nel culto del denaro e con il mito di “Wall Street e di chi trascorre la giornata a fare milioni con l’insider trading alle spalle della classe operaia”, si uniforma, infatti, al modello precostituito, inadeguato com’è ad essere quell’uomo che vorrebbe essere, scegliendo di studiare giurisprudenza e diventare avvocato. Lo troviamo, così, mediocre quasi quarantenne pieno di velleità e molto superficiale, immerso nei pregiudizi ed in un tran tran tanto rassicurante quanto ripetitivo fatto di casa-asilo-lavoro: un impiego noioso in uno studio legale, una moglie frustrata, un figlio dai silenzi risentiti, una vacanza all’anno in versione famiglia. Insomma, una vita piatta. Sino al giorno in cui, al rientro dalle vacanze, tutto cambia repentinamente: Walter viene licenziato e, fuoriprogramma coinvolgente, incontra una donna bella, sensuale, erede di una famiglia altolocata, e… coinvolta in loschi affari. Dalla provinciale e periferica Messina alla Mosca degli oligarchi e delle prostitute in limousine, la vita di Walter Chiari si trasforma e deforma, invischiata in una sequenza di avvenimenti intricati fra politicanti corrotti, compiacenti frammassoni, sistemi di comunicazioni satellitari targati USA. E la sua coscienza messa volontariamente a tacere. Un romanzo, quello di Pispisa, che con stile agile e ritmo veloce disegna l’amaro dei nostri tempi: incertezza del lavoro, frustrazioni professionali, matrimoni implosi nella quotidianità asfittica della vita reale, voglia di emergere a qualsiasi costo ed a discapito di ogni remora morale. “Questo romanzo non è un atto d’accusa contro la città di Messina, ma lo è soprattutto nei confronti di certi messinesi: quelli che hanno paura del cambiamento, quelli che non hanno memoria, gli ignavi. Walter Chiari, il protagonista del mio romanzo – afferma Pispisa – è il classico messinese abile solo nel lamentarsi a vuoto di problemi che egli stesso ha contribuito a creare con la propria mediocrità… Già dal nome Walter Chiari ho voluto dare delle indicazioni ben precise: non vi è una personalità tangibile neanche nel primo approccio, nelle presentazioni, ma ci imbattiamo solo nella brutta copia di uno già famoso. Un personaggio meschino, misogino, razzista, con il lavoro più inflazionato a Messina, una città con quasi tremila avvocati”.