Taormina. “Tosca, luci (di stelle) e ombre. Non convince l’allestimento di Enrico Castiglione a Taormina”: è quanto si legge sulla Gazzetta del Sud dell’11 agosto nel titolo di un articolo a firma di Vincenzo Bonaventura. “Pienone e applausi, ma troppe incertezze esecutive e interpretative”, si legge ancora nel titolo. “Lucevan le stelle, intona Cavaradossi – scrive Bonaventura nella sua recensione – ed è chiaro il paradosso per cui la lirica nel Teatro Antico di Taormina è vincente, purchè sia un titolo popolare, a prescindere dalla qualità dell’allestimento. Così è accaduto per Tosca, che ha debuttato sabato scorso. Gli appassionati si aspetterebbero un’orchestra che suoni decentemente e cantanti che intonino i loro ruoli altrettanto decentemente e possibilmente in accordo tra loro. Sabato sera non sempre questo è accaduto, anche perché l’Orchestra nazionale della Turchia è composta da ragazzi tra i 16 e i 22 anni, ben lontani dal poter rendere al meglio la partitura di Puccini. Né il maestro Cem Mansur è apparso mai in grado di far esprimere colore a un’orchestra troppo impegnata a ottenere il risultato minimo. I cantanti non sempre sono sembrati a loro agio. Va detto anche, però, che Castiglione è un personaggio simpatico e ha il merito di produrre a costo zero laddove le esauste casse di Taormina Arte nulla potrebbero. Questa circostanza non va mai persa di vista”. L’articolo completo si può leggere sulla Gazzetta del Sud dell’11 agosto 2014.