Taormina. I carabinieri della Compagnia di Taormina, nella nottata del 3 agosto, hanno tratto in arresto a Giardini due giovanissimi pusher di Adrano, già noti alle forze dell’ordine. Dopo gli accertamenti di rito sono stati tratti in arresto due ventenni che svolgevano attività lavorativa stagionale presso attività commerciali del luogo. La sera, però, per integrare la paga con qualcosa di più sostanzioso, i due giovani si erano dati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Mercato rigoglioso in queste serate di mezz’estate affollate da tanti ragazzi in vacanza, frequentatori dei locali della riviera. L’atteggiamento sospetto dei due giovani non è però sfuggito all’occhio attento di un carabiniere della Compagnia di Taormina che, libero dal servizio, stava passeggiando nei pressi di via Stracina a Giardini. Il militare ha notato che i due giovani con fare sospetto stavano avvicinando i tanti ragazzi presenti, per poi allontanarsi e ritornare dopo pochi minuti. In sostanza l’atteggiamento ripetitivo e tipico di chi riceve l’ordinativo, va a recuperare la sostanza occultata da qualche parte e poi torna dall’acquirente. Il movimento non è sfuggito al militare che ha subito contattato i colleghi in servizio di pattuglia. I carabinieri sono prontamente intervenuti e hanno sottoposto ad una prima perquisizione i presunti spacciatori, attività che ha consentito di rinvenire addosso a uno dei due giovani, occultate nella biancheria, quattro dosi di marijuana già pronte per la consegna. Inoltre, con l’intervento anche dei colleghi della Stazione di Giardini Naxos, la perquisizione è stata estesa all’abitazione occupata dai due giovani che ha dato esito positivo in quanto ha consentito di rinvenire ulteriori 38 grammi di marijuana, due dosi di cocaina e materiale vario per il confezionamento. I due giovani in trasferta avevano organizzato la loro attività commerciale “sui generis” con consegna a domicilio e base logistica nella casa affittata. Ricevevano l’ordine, poi con la moto raggiungevano il deposito. Chissà da quanto avevano studiato questo sistema, fino alla serata di sabato scorso quando, per l’intervento dell’Arma dei Carabinieri, il gioco è finito.