Taormina. Scaduto, com’è noto, di recente, il contratto con la ditta “Amia” di Palermo, a suo tempo aggiudicataria dell’appalto, riguardante la raccolta e lo smaltimento dei Rsu, l’Ato Messina 4 si sta muovendo per porre le basi della gestione “in house” dell’importante servizio. Per dare corpo alle necessarie procedure amministrative si è riunita, martedì scorso, nella sede di Via Francavilla a Trappitello, l’Assemblea plenaria, i cui lavori si sono, alla fine, rivelati alquanto proficui. L’organismo deliberante della società d’ambito, presieduto da Leonardo Racco, alla presenza del direttore generale, Arturo Vallone e di alcuni componenti del Consiglio d’Amministrazione, ha partorito, infatti, una terna di proposte in merito alla stesura del nuovo piano d’ambito e del connesso quadro economico, atti di fondamentale importanza per la gestione diretta del servizio. Che, come pare, dovrebbe costituire la soluzione transitoria, nelle more che venga espletata una nuova gara d’appalto. Difatti, si ipotizzano, per questo periodo di traghettamento, delle ipotesi gestionali, che coinvolgono in maniera differenziata l’ambito territoriale e i Comuni, ferma restando, però, ad appannaggio dell’ente ecologico l’attività principale, che quella del prelievo e del conferimento in discarica della spazzatura. Lo spazzamento, il decespugliamento, la pulitura dei cimiteri, della spiaggia, il governo (pulizia e disinfettazione dei cassonetti) ed altre funzioni potrebbero essere posti a carico degli enti locali. Non si esclude, nemmeno, la possibilità che tutto possa rimanere in mano al sodalizio comprensoriale… In questa fase di riordino, un ruolo di primaria importanza dovrebbe avere l’avvio finalmente della raccolta differenziata. Intanto è stato dato mandato al Cda di formulare lo schema del piano.
Antonio Lo Turco