Giardini. I carabinieri della Stazione di Giardini Naxos nei giorni scorsi hanno tratto in arresto un giovane, classe 1982, nato a Paternò ma di fatto domiciliato a Tremestieri Etneo. Il ragazzo si trovava in quel Comune della provincia catanese in regime di detenzione domiciliare presso una comunità a seguito di vari reati commessi. Durante la notte di alcuni giorni addietro l’arrestato si era allontanato dal citato luogo di detenzione. Subito erano state avviate le ricerche da parte dei carabinieri di quel centro, che, acquisite le prime informazioni, avevano indirizzato le indagini verso il territorio di Taormina. Per questo avevano subito comunicato l’allontanamento alla centrale operativa della Compagnia di Taormina. L’uomo sulla base delle indicazioni ottenute era diretto verso la locale Stazione ferroviaria. Veniva dunque individuato dai carabinieri di Giardini Naxos presso la Stazione ferroviaria di Taormina-Giardini Naxos e dunque tratto in arresto per evasione e sottoposto alla direttissima dove l’arresto è stato convalidato e l’arrestato condotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi. Sempre nei giorni scorsi i carabinieri della Stazione di Francavilla di Sicilia hanno tratto in arresto per il reato di evasione, un catanese del 1981, che era domiciliato presso una casa famiglia di Francavilla di Sicilia ove era giunto poiché sottoposto agli arresti domiciliari. Poche ore dopo l’arrivo nel luogo di restrizione l’arrestato aveva già pensato di fare una passeggiata. Nella tarda serata di qualche giorno addietro, un carabiniere della Stazione di Francavilla di Sicilia, libero dal servizio, mentre percorreva la provinciale in direzione di Motta Camastra, riceveva la comunicazione da parte della centrale operativa dei carabinieri di Taormina con cui gli veniva riferita l’evasione di uno degli ospiti della casa-famiglia. Con la propria autovettura il sottufficiale invertiva la direzione di marcia avendo già superato l’abitato di Motta Camastra ed individuava il soggetto sulla Statale 185. Dopo un primo approccio con l’evaso, il militare richiedeva supporto di altro collega anch’egli libero dal servizio che lo raggiungeva garantendo il necessario appoggio nelle operazioni d’arresto. Il giovane condotto in camera di sicurezza è stato sottoposto a rito direttissimo dove l’arresto è stato convalidato ed il colpevole riassegnato alla casa famiglia.