Taormina. Cresce l’attesa per il grande appuntamento organizzato da Gais Hotels Group, in collaborazione con Libreria Mondadori di Taormina e Libreventi, per il 23 luglio, alle 18.30, nella splendida terrazza panoramica dell’Hotel Isabella (Corso Umberto, 58) di Taormina. Mercoledì 23/7, infatti, si inaugura ufficialmente un importante ciclo di eventi, fortemente voluti da Isabella Bambara, che con il titolo “Con un libro tra i tetti di Taormina” ha voluto aprire la meravigliosa terrazza dell’albergo agli appuntamenti culturali della città. Protagonisti saranno i giornalisti Luca Serafini (storico cronista sportivo di Mediaset), Massimo Arcidiacono (capo della redazione “Altri mondi” della Gazzetta dello Sport) e Maurizio Nicita (inviato di lusso e firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport). Serafini parlerà del suo nuovo libro “La rivoluzione di Giuseppe”, “un romanzo insolito, teso tra l’anima brillante della commedia e quella intensa del racconto di formazione”. Arcidiacono e Nicita, invece, presenteranno “Papaveri e Papere – Prodezze e nefandezze dei presidenti del calcio”: “Da Berlusconi a Cellino, da De Laurentiis a Lotito, da Preziosi a Zamparini, i ritratti irriverenti, ma puntuali, dei potenti del pallone. Con oltre 400 frasi indimenticabili: strafalcioni e nonsense, clamorose sparate, inaspettate confessioni. E ancora: un capitolo su “sceicchi e magliari” e l’amarcord dei pittoreschi padri padroni del passato. Da Massimino a Rozzi, da Anconetani a Lugaresi e Sibilia”. Con gli autori dialogherà Umberto Teghini, giornalista di Antenna Sicilia e conduttore della fortunata trasmissione “Salastampa”, la Domenica sportiva siciliana. L’ingresso è libero.
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La rivoluzione di Giuseppe (di Luca Serafini) Luca, single e libertino, cristiano fervente e cattolico dubbioso, è arrivato a cinquant’anni senza diventare padre. Ma ora si ritrova padrino. Bello scherzo gli hanno giocato i suoi amici Alessandro e Francesca: chiamarlo come “attore protagonista” al battesimo del loro primogenito, Edoardo. Chi se lo aspettava? Da bizzarro imprevisto in una vita fatta di lavoro e mondanità, giovani fidanzate e fiumi di free drink, la strana trasferta di Luca da Milano allo sperduto paesino della provincia di Pesaro dove si terrà il battesimo si trasforma in una vera e propria avventura, non solo dell’anima. Perché il viaggio e la suggestiva funzione religiosa, al cospetto di quel fagottino di trine che è ora una sua responsabilità, lo indurranno a guardarsi dentro. E il ricevimento, tra le frivolezze degli invitati e l’inatteso feeling che si instaura con uno dei sacerdoti, don Savino, lo indurrà a guardarsi attorno, decifrando con occhi nuovi la realtà delle personalità e delle relazioni. Tra chiacchiere e tartine, musica e flûte di bollicine, gli invitati al ricevimento intrecciano battute fulminanti, liti, seduzioni, amplessi, vendette. Luca si divide tra due donne – la nostalgia di un vecchio amore e il respiro vicino di una nuova storia possibile – e il dialogo intenso e sincero con don Savino, con cui si confronta sui temi più caldi della Chiesa e della società: la solitudine, la famiglia, la sessualità, il peccato, la colpa e il perdono, la confessione, la vita e la morte. Il religioso lo sorprende con un approccio disinibito e moderno: “L’inferno è vuoto”, “Nemmeno la famiglia di Betlemme era una famiglia convenzionale”, e infine la frase ultima sul suo mestiere di guaritore di anime: “Ai miei parrocchiani, quando si inginocchiano nel confessionale, chiedo subito di raccontarmi cosa hanno fatto di buono, perché è per queste azioni che Dio li giudica”. Al termine della giornata per Luca c’è un ultimo dubbio: fermarsi a Pesaro per andare con gli amici a giocare a pallone in spiaggia, in un coloratissimo pomeriggio di settembre, o rientrare a Milano dove una giovane fidanzatina lo attende per una serata in discoteca? Una scelta apparentemente semplice che in realtà è la porta per una nuova vita possibile. Quello di Luca Serafini è un romanzo insolito, teso tra l’anima brillante della commedia e quella intensa del racconto di formazione. Con una scrittura matura e coraggiosa che può parlare ai lettori di autori come Susanna Tamaro, Serafini mette in scena un protagonista che somiglia a molti di noi, ponendolo a confronto con temi esistenziali che sono quelli della nostra quotidianità. Ma non rinuncia a una vivida e dissacrante capacità di divertire, e divertirsi, con la narrazione di una grottesca, pazzesca, variopinta umanità, incarnata in personaggi a cui non si può non affezionarsi e in una trama dal ritmo cinematografico che convince e conquista.
L’autore
Luca Serafini, storico giornalista sportivo di Mediaset, ha pubblicato anche: “L’oro di Sheva” (Giunti, 2004); “Il libro delle liste sul calcio” (Sperling&Kupfer, 2006); “Calcinculo” (Edizioni Controcampo, con Diego Abatantuono, 2007); “Soianìto” (Gruppo Editoriale Viator, 2010 – narrativa); “La vita è una” (Rizzoli, con Martina Colombari, 2011) e “Sembra facile” (Gruppo Editoriale Viator, con Ugo Conti, 2011).
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Papaveri e Papere (di Massimo Arcidiacono e Maurizio Nicita)Giorgio Squinzi, a capo degli imprenditori italiani, qualche mese fa ha confessato stupito: “La gente mi riconosce come presidente del Sassuolo, a Confindustria non conta nulla”. Questo assunto ha portato gli autori, Massimo Arcidiacono e Maurizio Nicita, giornalisti di “vecchio pelo” alla Gazzetta dello Sport, a indagare sul perché la popolarità del calcio porta i suoi protagonisti, presidenti di club storici e uomini di successo, a comportamenti non sempre encomiabili. E così lavorando a fondo su quanto è uscito da bocche famosissime, e scavando negli archivi, gli autori hanno trovato l’Eldorado. Hanno sottratto all’oblio le perle di saggezza (eufemismo) di personaggi che nella vita quotidiana gestiscono piccoli imperi, appartengono insomma alla “crema dell’imprenditoria nazionale”. Eppure, appena si occupano di pallone, questi stessi personaggi improvvisamente si trasformano. Smarriscono lucidità. Verrebbe voglia di aggiungere: parlano come mangiano! Il calcio con le sue frenesie, funziona come la “livella” di Totò: l’ultimo dei tifosi è uguale al primo dei presidenti, Paperone smette di essere diverso da Paperino. Sottolinea nella sua prefazione Leo Turrini. Da Berlusconi a Cellino, da De Laurentiis a Lotito, da Preziosi a Zamparini, ecco i ritratti irriverenti, ma puntuali, dei potenti del pallone raccolti in “Papaveri e Papere”. Con oltre 400 frasi indimenticabili: strafalcioni e non sense, clamorose sparate, inaspettate confessioni. E ancora: un capitolo su “sceicchi e magliari” e l’amarcord dei pittoreschi padri padroni del passato. Da Massimino a Rozzi, da Anconetani a Lugaresi e Sibilia. Un libro che propone più piani di lettura: uno divertente e spensierato, arricchito da un florilegio di frasi “a effetto”, un altro più profondo per capire cosa è e dove va il nostro calcio.
Gli autori
Massimo Arcidiacono, giornalista, lavora alla “Gazzetta dello Sport” dal 1998, dove guida la redazione “Altri Mondi”. Ha scritto anche “L’anno dei complotti” (con Fabio Andriola, Baldini&Castoldi 1995) e “Lo chiamavano Giacinto” (Melampo 2007).
Maurizio Nicita, giornalista, è alla “Gazzetta dello Sport” da 25 anni. Come inviato per la Rosea ha seguito l’Italia di Velasco negli Anni Novanta e nel terzo millennio quella del calcio: raccontandone per entrambe le vittorie dei Mondiali. Ha scritto anche “L’oro del volley” (con Alessandro Gullo, GS 1999).