Giardini. “Voglio il posto di lavoro che mi spetta”. Un ex dipendente di una società che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti si è incatenato alla rete di recinzione dell’area di uno dei depositi di Recanati. In effetti, si era assentato dal lavoro per cause non dipendenti dalla sua volontà, ma terminato il primitivo “status” (che era durato solo pochi mesi), esattamente il 7 dicembre dello scorso anno, gradirebbe adesso entrare in servizio nella nuova società che, nel frattempo, ha assunto, appunto, l’onere della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dell’immondizia nel comprensorio. L’uomo, di 37 anni, ha assoluta necessità di lavorare perché deve mantenere tre figli e perchè lo stanno sfrattando da dove abita e quindi non può permettersi neanche una lunga causa per tentare una eventuale riassunzione. Sul posto, sono intervenuti anche i carabinieri della locale Stazione, guidati dal luogotenente Giovanni Fichera. Tutto tranquillo, dunque, per i militari dell’Arma, visto che la protesta dello sfortunato è stata estremamente pacifica. In ogni caso, i competenti uffici della società d’ambito che ha sede a Trappitello si sono dimostrati disponibili ad affrontare il caso ed eventualmente prendere in considerazione, se la normativa lo permetterà, un suo rientro in servizio nell’originaria mansione.
Mauro Romano