Taormina. I carabinieri della Compagnia di Taormina, guidata dal capitano Gianpaolo Greco, hanno bloccato un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” prima che la stessa potesse essere immessa nel mercato locale e hanno arrestato un taorminese di 31 anni ed un catanese (residente a Giardini) di 36 anni. I Cc dell’Aliquota Operativa, mentre si trovavano a transitare su una arteria stradale nell’hinterland taorminese, infatti, hanno immediatamente notato due soggetti (peraltro già noti alle forze dell’ordine), che transitavano a bordo di una Mercedes classe E e che si comportavano in maniera sospetta. Tempestivamente, al fine di mantenere l’effetto sorpresa e al fine di fugare ogni dubbio, i carabinieri hanno intimato l’alt al conducente della vettura e hanno proceduto all’immediato controllo. Nel corso della minuziosa perquisizione personale e veicolare, i militari hanno rinvenuto ben 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, che erano stati abilmente occultati nella biancheria intima indossata da uno dei fermati. Al fine di approfondire l’attività d’indagine, i carabinieri decidevano di estendere l’attività di perquisizione anche nell’abitazione dei due fermati, il primo nato a Taormina, classe 1978, commerciante e il secondo nato a Catania, classe 1974, ma residente a Giardini, celibe, conduttore di veicoli a noleggio. In particolare, nel corso della perquisizione effettuata presso l’abitazione del taorminese, i militari dell’Arma rinvenivano altresì ulteriori 50 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, nonché un bilancino di precisione digitale. L’uomo residente a Giardini, tra l’altro, era già stato tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taormina nel mese di dicembre del 2009, quando venne trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”. Tutto il materiale, opportunamente repertato, è stato quindi sottoposto a sequestro e verrà inviato al Ris Carabinieri di Messina per le analisi quantitative e qualitative anche perché, tra l’altro, la sostanza stupefacente sottoposta a sequestro era ben compressa e quindi, secondo una prima stima effettuata dai carabinieri, la stessa opportunamente tagliata poteva rendere tra le 150/190 singole dosi per lo spaccio al minuto. Stante la flagranza di reato, pertanto, i due sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; successivamente, gli stessi sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’A.G.