Catania. Dopo la sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, il Catania ha forse affondato le ultime speranze di permanenza nella massima serie, lasciando molti dubbi e speranze sul proseguo del cammino verso la salvezza. Non è un caso che la fiducia dell’ambiente catanese sia calata notevolmente nei confronti di una squadra che dopo ventotto giornate si trova all’ultima posizione in classifica. E’ vero! La speranza è l’ultima a morire, mancano ancora dieci giornate alla fine del campionato ed il quart’ultimo posto dista solo quattro punti, ma ciò che lascia molti dubbi intorno al cammino degli etnei, è la difficoltà nell’esprimere un gioco duraturo e costante che possa consentire ai giocatori di reggere i 90 minuti in campo, per non parlare poi del fattore mentale che gioca un ruolo importantissimo, è vero infatti che, statistiche alla mano, quasi sempre dopo aver subito il gol, o si trovi in vantaggio o in svantaggio, il collettivo cede, a livello fisico e morale, sprofondando nell’oblio, implodendo su se stesso e distruggendo tutto ciò che può essere considerato buono. La società Calcio Catania ha così deciso di trattenere l’intero organico lontano dalla città di Catania, forse per evitare contestazioni e per cercare di ritrovare la concentrazione giusta. Il luogo in questione è la città di Ragusa, dove gli etnei si tratterranno fino alla vigilia della partita contro la Juventus, in programma domenica alle 20.45 allo stadio “Angelo Massimino”. I rossazzurri alloggeranno in un importante hotel della città di Ragusa e si alleneranno allo stadio ibleo “Aldo Campo”. E’ andato a buon fine, infatti, il sopralluogo effettuato questa mattina nell’impianto di Ragusa.
Achille Teghini