S. Teresa. Giancarlo Trimarchi, della classe III sez. B, del Liceo Classico “Trimarchi” di Santa Teresa, ha vinto il primo premio della prima edizione dell’Agon Zanklaios, il “Certamen Graecum Messanense”, organizzato dal Liceo “La Farina”. Il giovane, allievo della docente Carmelina Salernitano, si è cimentato nella traduzione e nel commento dei paragrafi 1-3 del libro 7 capitolo 70 dello storico del V secolo a.C. Tucidide. Il brano, incentrato sulla manovra navale messa in atto dai Siracusani per proteggere il porto dall’attacco degli Ateniesi, pone l’accento sulla tenacia dimostrata da entrambi gli schieramenti nel corso della battaglia e narra il vano tentativo da parte della flotta ateniese, guidata da Nicia, di distruggere lo sbarramento siracusano. La commissione, presieduta da Renzo Tosi dell’Università di Bologna, ha attribuito il premio con la seguente motivazione: la traduzione corretta è stata resa in buona forma italiana e il commento si distingue per la sua puntualità e per l’analisi delle strutture stilistiche. Molta soddisfazione è stata espressa dai docenti di Greco del Liceo Trimarchi, che dal 1943 si è sempre distinto nella riviera jonica, per la qualificata preparazione che il suo corpo docente, nei vari periodi, è riuscito a dare ai suoi studenti. In questo momento difficile per la cultura classica, poiché la nostra società materialistica e consumistica, sembra puntare sui saperi pragmatici e ipertecnologici, è importante far capire ai giovani che ai valori dell’humanitas non si deve rinunciare e che l’intelligenza linguistica e analitica trova nello studio delle lingue classiche una base importantissima. L’analisi di un testo latino e greco avviene, infatti, con tecniche, procedure e con operatori logici, che sono in comune con i saperi “cosiddetti scientifici”. Ecco perché, in tale ottica, la distinzione “vulgata” fra materie umanistiche e scientifiche è inadatta e semplicistica. In sostanza il Liceo Classico si presenta ancora oggi altamente educativo, poiché forma abilità mentali permanenti applicabili ad ogni futura specializzazione di studi, e permette la padronanza dei settori linguistici più esclusivi. “Frequentare il liceo classico e saper tradurre dal Greco antico – ha dichiarato Giancarlo Trimarchi – è stata per me una grande opportunità e ha significato prima di tutto imparare ad articolare in modo corretto e consapevole il mio pensiero, a saperlo mettere in relazione con la realtà circostante, per poter creare originali e adeguate argomentazioni, oltre che precise connessioni tra presente e passato, imprescindibili rapporti di senso, senza i quali non si può costruire futuro alcuno. In altre parole, giunto quasi alla fine del mio percorso quinquennale, mi sento di dire che sono riuscito ad acquisire una forma mentis umanistica e scientifica, critica, problematica, che mi ha insegnato l’osservazione attenta dei particolari e l’applicazione di un metodo efficace per la risoluzione di problemi nei vari ambiti del sapere”. Vivo compiacimento è stato espresso dalla dirigente scolastica Carmela Maria Lipari.