Da Mario Bolognari, presidente del “Distretto Turistico Taormina Etna”, riceviamo e pubblichiamo:
“Con i dati definitivi del movimento turistico del 2009 a Taormina si evidenzia un anno che nel nostro distretto non può dirsi positivo. Tuttavia, la pur forte crisi finanziaria mondiale e la contingenza economica dell’intero Paese avrebbero potuto provocare peggiori conseguenze. L’aspetto più preoccupante è la perdita di 300.000 presenze dal 2001, causata prima dall’11 settembre e dopo dalla crisi economica, ma che tuttavia è un tema che va affrontato con serietà e unità di intenti da tutti. In questo quadro, però, rilevo con soddisfazione che un’àncora di salvezza è stata rappresentata dal mercato italiano (+4,5% rispetto al 2008) e dal mercato siciliano in particolare (60.000 presenze, con un aumento dell’8% sull’anno precedente). Come da tempo ho avuto modo di sostenere, i turisti nazionali e regionali rappresentano un grande, e per molti versi inesplorato, bacino. Il Distretto Turistico Taormina Etna ha curato nel biennio 2008-09 una promozione rivolta soprattutto al mercato italiano, attraverso pubblicità televisiva e radiofonica, pagine su riviste specializzate, cartellonistica aeroportuale e siti web, che ha prodotto qualche sensibile inversione di tendenza. E infatti gli italiani sono in aumento. Nel concreto, il Distretto ha anche catturato segmenti di mercato specifici riuscendo con la propria attività di tour operator a portare nel 2009 decine di gruppi organizzati per un totale di 32.000 presenze alberghiere, prevalentemente italiane. Inoltre, con la sua attività di prenotazione on-line e col numero verde, calcoliamo di aver prodotto altre 90.000 presenze circa. Pur nella consapevolezza che molto lavoro è ancora da fare, ma con la certezza che il Distretto abbia operato bene, mi auguro che il 2010 possa aprire prospettive ulteriori per il nostro territorio e che i redditi delle imprese e i livelli occupazionali possano tornare a crescere. Questo, nonostante le negative previsioni degli operatori tradizionali dai quali, molto probabilmente, bisognerà pian piano affrancarsi”.
il turismo ha bisogno di maggiore supporto e maggiore valorizzazione, che deve essere sicuramente apportato dalle cariche dello Stato, ma anche dagli operatori turistici stessi.
Comunque, si parla sempre di crisi crisi e ancora crisi ma i dati dell’estate scorsa, seppur con qualche percentuale inferiroe, non mi sembra abbiano visto gli italiani restarsene a casa. Avranno probabilmente cambiato metodologia di vacanze, spostandole a brevi soggiorni nei weekend, però le famiglie italiane si sono lo stesso organizzate. Oltretutto nel mese di Agosto, la situazione è stata salvata da un buon andamento di mercato.
Basta solo operare più per il turismo, favorirlo apportando i giusti vantaggi per tutti, e magari le cose cominceranno a ritrovare un riassestamento.
Che dire?!?
Sicuramente confidiamo almeno in un maggiore dinamismo rispetto alla decotta Associazione albergatori e soprattutto per la prima volta si ragiona in una ottica comprensoriale!