Evasione fiscale, economia sommersa, reati e frodi tributarie: su questi fenomeni la Guardia di Finanza di Messina ha concentrato la propria attività, per i gravi danni che producono non solo al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali, ma anche ai contribuenti onesti a causa dell’alterazione dei principi di concorrenza. L’approccio utilizzato è stato contraddistinto da caratteristiche di trasversalità, così da colpire tutti gli illeciti economico-finanziari, esaltare la qualità degli interventi e quindi consentire un effettivo recupero dei tributi evasi e la concretezza dei risultati. In particolare, nel 2013 sono stati: denunciati 121 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false, per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi, per aver distrutto/occultato la contabilità o per dichiarazione dei redditi infedele; eseguiti provvedimenti di sequestro, nei confronti dei responsabili di frodi fiscali, di beni mobili, immobili valuta e conti correnti per 7,1 milioni e avanzate ulteriori richieste per circa 40 milioni di euro; scoperti 91 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per oltre 183 milioni di euro, cui si aggiungono ulteriori 14 milioni riferiti agli evasori paratotali; individuati 176 lavoratori completamente “in nero” (di cui solo il 2% di origine extracomunitaria) e 17 irregolari, impiegati da 84 datori di lavoro. Nell’impegno profuso a tutela della legalità economico – finanziaria c’è l’intento di tutelare le imprese rispettose delle regole dalla leale concorrenza rispetto a coloro che pongono in essere comportamenti illeciti e di infedeltà fiscale; garantire l’equità fiscale, contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e testimoniare la vicinanza ai cittadini onesti che con il loro quotidiano operare contribuiscono fattivamente al rilancio economico e del risparmio. Sull’altrettanto strategico settore della spesa pubblica, nel 2013 sono state scoperte frodi, sprechi e danni all’erario. Le attività sul territorio sono state orientate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, quanto al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli”. Monitorando i principali flussi di spesa pubblica: sanità, erogazioni contributive ed assistenziali, appalti ed incentivi riservati alle imprese, prestazioni sociali agevolate, sono stati segnalati alla magistratura ordinaria, alla Corte dei Conti ed alle competenti Autorità amministrative oltre 1.000 responsabili. Sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 34 persone per reati contro la Pubblica Amministrazione, arrestandone 11. Rilevati danni erariali e sprechi per oltre 15 milioni di euro, e scoperti, nell’azione di contrasto alle frodi su risorse nazionali e comunitarie rivolte al sostegno delle imprese, indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 8 milioni di euro. Sono stati sequestrati oltre 3,4 milioni di euro e avanzate proposte di sequestro per oltre 16,7 milioni di euro. Un ulteriore ambito di rilevante impegno del Corpo per contribuire alla crescita dell’economia sana a protezione dello spirito d’iniziativa e l’inventiva delle imprese italiane è la lotta alla contraffazione e la tutela della sicurezza dei mercati. Durante l’anno appena trascorso sono stati sequestrati oltre 25.500 prodotti contraffatti e denunciati 29 soggetti. I sequestri hanno riguardato diverse tipologie di prodotti: dai beni di consumo (12.739), all’elettronica (9.597), ai giocattoli (1.588) e alla moda (1.578). In quest’ambito operativo si segnala l’attivazione, dallo scorso 1° gennaio 2014 del Sistema Informativo Anti Contraffazione (S.I.A.C.), una nuova piattaforma tecnologica creata e gestita dalla Guardia di Finanza che mette in sinergia gli operatori del settore, le forze di polizia e i titolari di marchi e privative industriali ed intellettuali, con lo scopo di migliorare, a fini operativi, la conoscenza e l’analisi delle dinamiche di sviluppo dei fenomeni illeciti inerenti la diffusione dei prodotti illegali. L’applicativo è accessibile anche al pubblico attraverso il sito internet https://siac.gdf.it con indicazioni e consigli pratici per individuare merci contraffatte o pericolose. Altra priorità operativa della Guardia di Finanza a tutela della legalità economico-finanziaria la protezione del sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti che alterano le regole di funzionamento del mercato. Molteplici sono gli strumenti a disposizione per seguire le tracce dei reati che generano profitti illeciti, ricostruirne il percorso ed individuare i reali beneficiari: approfondimento della segnalazione di operazioni sospette, ispezioni antiriciclaggio, controlli alla circolazione transfrontaliera di valuta, sistematico sviluppo delle indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali per aggredire i profitti ed i patrimoni illeciti. Questa la chiave di lettura del bilancio dell’azione della Guardia di Finanza di Messina che, nel 2013, ha: eseguito 46 indagini patrimoniali, a carico di 145 soggetti, che hanno consentito di avanzare all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per oltre 200 mila euro e di sottrarre alla criminalità organizzata, nel corso dell’anno, beni per 600 mila euro; denunciati 11 soggetti responsabili di riciclaggio, nel corso di sette indagini, per importi oggetto del reato ammontanti ad oltre 1,8 milioni di euro; approfondito 66 segnalazioni di operazioni sospette ed eseguito 6 ispezioni e controlli antiriciclaggio per verificare il rispetto degli obblighi di identificazione e verifica della clientela, registrazione dei dati e segnalazione dei casi anomali. L’azione di contrasto alle truffe ai danni delle imprese e dei risparmiatori ha permesso di denunciare 31 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, 5 dei quali sono stati arrestati. Sul fronte del contrasto ai traffici illeciti, nell’anno appena concluso i reparti dipendenti da questo Comando Provinciale la Guardia di Finanza hanno eseguito 144 interventi, denunciato 53 soggetti, arrestato 11 responsabili e segnalato al Prefetto 97 assuntori di sostanze stupefacenti. Va sottolineato che l’azione del Corpo è finalizzata non solo alla fase repressiva ma anche alla prevenzione, basata sulla sensibilizzazione alla legalità economico -finanziaria quale condizione essenziale per la crescita e lo sviluppo della società. In tale ambito è stato avviato un programma pluriennale di attività nelle scuole al fine di affermare e diffondere il messaggio della “convenienza” alla legalità, stimolando nei giovani una maggiore consapevolezza sul delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia con l’esclusivo compito di garantire il bene fondamentale delle libertà economiche. Anche per il 2014 il Comando Provinciale di Messina proseguirà con decisione lungo il percorso intrapreso nella lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva, adottando una maggiore flessibilità e privilegiando un approccio trasversale alle investigazioni che consenta di colpire nella loro globalità tutti i fenomeni di evasione, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico.