Letojanni. Una notte di servizio come tante per i carabinieri della Compagnia di Taormina. Dopo alcuni interventi senza grosse pretese i militari stavano continuando il fondamentale servizio di prevenzione dei reati quando la centrale operativa li ha avvisati di una possibile lite in famiglia a Letojanni. Un orario insolito per una lite in famiglia, erano infatti quasi le 4 del mattino, orario in cui le richieste di intervento di questo tipo sono rare. Ma anche un orario in cui le urla vengono percepite anche a distanza. L’anomalia dell’intervento ne aumentava l’urgenza anche perché, l’indirizzo segnalato rievocava ai militari altri precedenti di servizio. I militari già conoscevano l’abitazione poiché di proprietà di un soggetto già noto per vari precedenti. Per questo, giunti nei pressi dello stabile i militari con massima cautela e discrezione si avvicinavano all’ingresso evitando rumori inopportuni. Nel frattempo, nel silenzio della notte i militari cercavano di percepire gli eventuali segni di un litigio. La situazione però appariva tranquilla, forse il litigio si era concluso come spesso accade in queste circostanze o forse no. Nonostante ciò, l’intervento andava comunque concluso con una verifica più approfondita per evitare che il silenzio fosse la conseguenza di fatti più gravi. Per fortuna nulla di ciò era avvenuto, ma la vicenda avrebbe avuto comunque sviluppi inattesi. Un pregiudicato di Mongiuffi Melia, al suono del campanello, apriva la porta consentendo l’accesso dei militari. L’orario e l’effetto-sorpresa impedivano ogni utile accorgimento. Tutto sembrava a posto ma l’occhio attento dei carabinieri intervenuti non si lasciava sfuggire un particolare che per altri sarebbe stato irrilevante. Sul tavolo della cucina erano infatti presenti alcuni piccoli residui di marijuana. Un segnale interessante, visti anche i precedenti del soggetto controllato. Per questo, vista l’insolita evoluzione dei fatti, si procedeva ad una perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire 18 grammi di marijuana in due contenitori per alimenti. Altri 65 grammi della stessa sostanza occultati in un sacchetto di plastica ed un bilancino di precisione. Come se ciò non bastasse si continuava la perquisizione e in un’abitazione attigua, in uso al pregiudicato, venivano rinvenuti ulteriori 17 grammi della stessa sostanza e alcuni semi. L’uomo era tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e dei fatti veniva data comunicazione al Pubblico Ministero. L’arrestato nella mattinata è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.