Catania. Il Catania di mister De Canio non smentisce le proprie qualità di trasferta, rimediando la decima sconfitta lontana dalle mure amiche e chiudendo inoltre il bilancio con 7 reti messe a segno e 27 subite. Un Catania diverso, che scende in campo determinato e grintoso cercando di aggredire l’Atalanta, annullando il fattore campo per 45 minuti. Il giocattolo messo in campo dal tecnico di Matera sembra funzionare, Frison non si sporca i guanti per i primi 45 minuti, coadiuvato dall’ ottima prova difensiva della coppia Spolli – Rolin, la mediana orchestrata alla perfezione delle idee di Francesco Lodi, dai movimenti di Jaroslav Plasil e dalle 200 presenze di Mariano Izco, forniscono un’altisonante melodia offensiva che però non riesce a trovare applausi da un Barrientos troppo chiuso, un Bergessio troppo isolato ed un Castro “sciupone” che non riesce a sfruttare l’occasione migliore a tu per tu con l’esordiente Sportiello. Nella ripresa invece sembra un’altra sfida, ed il Catania subisce la trasformazione da Dottor Jekyll e Mr. Hyde, ottimizzando le kanovre offensive degli Orobici, assenti nei primi 45″, che riescono a passare in vantaggio grazie ad un calcio di rigore provocato dalla poca esperienza nei cqmpi della massima serie di Biraghi; la conseguenza della realizzazione da parte di German Denis, è un totale sprofondare nell’ oblio e nell’ attacco pazzo e disperato che porta alla seconda realizzazione nerazzurra in un contropiede sfruttato da Maxi Moralez. Mister De Canio cerca dunque una reazione, inserendo Leto prima, e Boateng poi, che riescono a siglare il gol della speranza, a pochi minuti dalla fine, quei pochi minuti che consegnano i tre punti a gli uomini di Colantuono. La rabbia rimane, soprattutto contornata dal rammarico per le occasioni sprecate, in primis da Gonzalo Castro ed in secundis dalle poche motivazioni dei rossazzurri che hanno messo in discussione le doti di Mister De Canio, che fino ad ora, non ha indossato l’abito del “mental coach” mostrato nella conferenza stampa di presentazione. Adesso va in scena la Coppa Italia, ed il Catania aspetta al “Massimino” i cadetti del Siena, che potrebbero invertire i favori del pronostico dato che il campionato di Serie B è fermo ed i Toscani hanno qualche settimana di riposo in più nelle gambe. Mercoledì alle ore 16:00 scenderanno in campo gli “squalificati” che non potranno giocare nel prossimo match di campionato contro la Fiorentina, come Lodi e Peruzzi, ma ci sarà spazio anche per Leto e Boateng a dimostrazione che la società di Torre del Grifo vuole onorare la competizione, anche se la salvezza rimane la priorità massima.
Achille Teghini