S. Teresa. Il Liceo Classico “E. Trimarchi” di S. Teresa di Riva continua a promuovere iniziative che favoriscono l’acquisizione da parte degli studenti di competenze specifiche in campo storico-archeologico e nell’ambito della cultura classica, ricchezza inestimabile dell’umanità anche nel ventunesimo secolo. In questa prospettiva si inserisce la visita didattica delle classi V ginnasio nel territorio di Piazza Armerina e Aidone. Gli allievi hanno visitato la Villa Romana del Casale, patrimonio dell’Unesco dal 1997, che con il suo magnifico apparato decorativo, rappresentato dai mosaici, rappresenta un unicum tra le testimonianze di villa romana tardoantica. I marmi in opus sectile, che originariamente decoravano le pareti e il pavimento della basilica suggeriscono l’importanza e l’ufficialità dell’ambiente. Gli studenti si sono trovati di fronte ad una notevolissima rassegna di iconografie tipiche della fine del III e prima metà del IV secolo d. C. Le “scene realistiche” che celebrano la figura del dominus, quelle “mitologiche” riguardanti Eracle ed Orfeo, le “scene di guerra” come i busti raffiguranti le stagioni o gli xenia, insieme ad altre, si inseriscono nel cosiddetto “ciclo dei latifondi”, finalizzati anch’essi alla celebrazione del dominus, attraverso la manifestazione della ricchezza e della produttività della terra. Ulteriore meta della gita è stato il Museo Archeologico Regionale di Aidone, che ospita la famosa “Dea di Morgantina”, oltre a reperti archeologici appartenenti all’età preistorica, reperti dell’età compresa tra il IX e il V secolo a.C. che testimoniano la coesistenza delle culture sicula e greca, i reperti dell’età classica ed ellenistica. La statua calcarea della Dea, da molti ritenuta Demetra, di scuola fidiaca e proveniente dal sito archeologico di Morgantina ma restituita nel solo nel 2011 al nostro territorio, rientra nel cosiddetto stile ricco post-fidiaco, diffusosi in Grecia durante la guerra del Peloponneso, per la presenza dell’”effetto bagnato” della veste e per il ricco panneggio che forma ampie pieghe, dettaglio visibile solo lateralmente o posteriormente. Con questa esperienza gli studenti si sono sentiti direttamente ed entusiasticamente coinvolti negli studi classici finora condotti, riscoprendo l’amore e l’interesse per la civiltà e la cultura della propria terra.