Gaggi. “In riferimento alla nota a firma del presidente del Movimento Politico Nuova Gaggi Unita, sottoscritto anche dai consiglieri comunali di opposizione, aderenti al movimento, vorrei fare alcune precisazioni”: sono le parole del sindaco di Gaggi, Franco Tadduni. “Nell’anno 2010 – spiega Tadduni – il Comune di Gaggi è stato destinatario del finanziamento di n. 4 cantieri di lavoro per disoccupati, da parte dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Uno dei cantieri finanziati riguardava i lavori di Riqualificazione delle Vie Belgio e Rocche, antica scalinata di collegamento tra il centro storico e l’antico borgo Cavallaro. Il cantiere aveva la durata di complessiva di 59 giornate e prevedeva l’impiego di n. 15 operai comuni, selezionati dal Centro per l’Impiego di Giardini Naxos tra quanti avevano presentato domanda, oltre il personale di direzione e n. 2 operai specializzati per gg. 39, selezionati dal Comune con procedure ad evidenza pubblica. Tutto il personale impiegato ha svolto un lavoro di pregevole fattura, tenuto conto anche delle difficoltà derivanti dalla particolarità e dalla difficoltà dei lavori stessi, evidenziato dalla documentazione fotografica allega. Sono stati completati tutti i lavori in calcestruzzo, sia per la realizzazione della scalinata che di alcuni muretti di sostegno, è stato realizzato l’impianto di P.I. con la collocazione di 10 punti luce, è stata realizzata la pavimentazione dell’intera scalinata, originariamente prevista solo parzialmente, a seguito dell’approvazione della variante in corso d’opera con la quale è stato cambiato il tipo di pavimentazione da pietra lavica a monostrato vulcanico. Il cantiere si è concluso con la realizzazione di tutti gli interventi previsti in progetto, ad esclusione della pavimentazione dalla scalinata. Con apposito provvedimento di Giunta Municipale è stata autorizzata la proroga del Cantiere per 20 gg., con oneri a totale carico del bilancio comunale, limitatamente al personale qualificato, con lo scopo di procedere alla posa in opera della pavimentazione, della quale, era già stata acquisita la fornitura, nell’ambito del finanziamento concesso. Nonostante la proroga concessa è stato possibile completare solo parzialmente la pavimentazione della scalinata delle vie Belgio e Rocche. In data 6/04/2012, l’Arch. Mariasmeralda Pagano, collaudatore del cantiere di lavoro, nominato dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, procedeva alla redazione del certificato di collaudo negativo in quanto i lavori: Non risultavano completi in alcuni tratti. Dalla relazione di collaudo, inserita all’interno del certificato di collaudo, il professionista incaricato affermava, infatti: A seguito delle verifiche… il sottoscritto collaudatore, dai controlli effettuati e dalle misurazione fatte, ha riscontrato che i lavori previsti dal progetto originario ed in quello di variante, erano stati in gran parte realizzati conformemente a quanto previsto in progetto ma non del tutto; in particolare durante il sopralluogo si riscontrava che in alcuni tratti della scalinata non era stata collocata la pavimentazione. Pertanto i lavori non risultavano completi. Al momento della conclusione dei lavori di cui al cantiere di lavoro, il Comune nel proprio bilancio non disponeva di apposite risorse finanziarie per procedere all’affidamento dell’incarico per procedere al completamento degli stessi. Stante la particolarità dell’intervento, al fine di scongiurare pericoli per la pubblica incolumità, trattasi di una scalinata che, come già detto, collega il centro storico di Gaggi con l’antico borgo di Cavallaro e, pertanto, frequentata maggiormente da persone anziane, nonché per scongiurare il furto delle piastrelle già distribuite lungo tutto il percorso della scalinata, durante la fase di deposito della relazione di collaudo, ho chiesto, personalmente, a titolo di cortesia personale ad una ditta di fiducia dell’Amministrazione, che già aveva eseguito altri lavori per conto del Comune, di procedere al completamento degli stessi, senza adottare alcuna procedura formale di incarico, appunto per il fatto che al momento non vi era la possibilità di reperire la copertura nel bilancio comunale per finanziare la spesa che consisteva, esclusivamente, nella fornitura della manodopera, evitando, così di determinare debiti fuori bilancio. I lavori sono stati ultimati, tutta l’area ove insiste la scalinata di via Belgio e Rocche, è stata riqualificata e viene costantemente utilizzata dalla cittadinanza per il collegamento con la Chiesa SS. Maria Annunziata e l’antico borgo Cavallaro. Nel mese di febbraio 2013, l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, dava avvio al procedimento per il recupero del finanziamento, stante il collaudo negativo, per le motivazioni sopra già esposte. Più volte è stata reiterata all’Assessorato Regionale la richiesta di un nuovo collaudo, quantificando in euro 5.000 circa le somme necessarie per completare i lavori che potevano essere escluse dal finanziamento ponendole a carico del bilancio comunale, per andare a pareggio rispetto alla rendicontazione già inviata. L’Assessorato, di contro, ha ritenuto di dover proseguire il procedimento già avviato, notificando al Comune il decreto di revoca del finanziamento, al quale l’Amministrazione si è opposta dinanzi al Tar Palermo, attraverso la nomina del proprio legale. Con grande fiducia attendiamo l’esito del giudizio. Preciso, altresì, che le somme già restituite all’Assessorato Regionale in sede di rendicontazione, derivano dal ribasso d’asta per l’aggiudicazione delle forniture nonché da risorse per i lavoratori che non potevano essere rimodulate e, quindi, andavano restituite. Nella pratica depositata presso l’Assessorato regionale ha avuto modo di prendere visione di un esposto anonimo inviato per rappresentare che i lavori non erano stati conclusi e dal contenuto del quale era evidente la soddisfazione per il mancato completamento degli stessi. Quindi mentre l’Amministrazione si adoperava a far sì che i lavori venissero ultimati, alcuni benpensanti locali erano intenti a scattare foto e predisporre esposto anonimo contro il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, eravamo in prossimità delle amministrative del 6 e 7 maggio 2012. La ditta incaricata della effettuazione dei lavori non ha presentato ne presenterà al Comune alcuna fattura per la prestazione resa, trattandosi appunto di richiesta effettuata dal sottoscritto a titolo personale, quindi nessun onere graverà sul Comune di Gaggi, nonostante l’Ente abbia tratto giovamento dall’intervento. Ovviamente so bene che trattasi di una procedura anomala, ma mi sentivo in dovere di far completare i lavori e non mi pento affatto di aver adottato una procedura da buon padre di famiglia. Consapevole del fatto che il Comune abbia tratto giovamento a livello generale senza aver subito alcun danno erariale, con molta probabilità, ne dovrò rispondere dinnanzi al Tribunale. Appositamente sentito come persona informata sui fatti dall’Autorità Giudiziaria, a seguito dell’esposto anonimo, con molta serenità ho ricostruito tutti i passaggi che, in parte, sono state riportate nel presente comunicato. Con altrettanta serenità sono pronto a risponderne personalmente dinnanzi al Giudice, se ed in quanto così dovesse decidersi”.