Taormina. Sabato 24 agosto, alle ore 20, le fotografie della mostra “Etna Patrimonio Unesco” del fotoreporter Antonio Parrinello saranno proiettate al “Giardino delle Arti” di Taormina (Salita Alexander Humboldt 7, dal Corso Umberto), ed incorniciate dalle opere di 12 autori d’arte contemporanea. Un happening imperdibile per gli appassionati del Vulcano – appena proclamato Patrimonio dell’Umanità – che potranno ammirare gli scatti di Parrinello dopo l’esposizione multimediale gratuita ospitata a Catania al Palazzo della Cultura. Le 40 gigantografie, che nella città etnea hanno già suscitato curiosità e stupore in oltre 5.000 visitatori, saranno proiettate a Taormina per una settimana fino al prossimo 31 agosto, ogni sera dalle 20 a mezzanotte. L’ingresso è gratuito. La cornice è quella di un omaggio all’Etna da parte di dodici artisti provenienti da Australia, Polonia e varie parti d’Italia: pittori, scultori, digital painters e fotografi che hanno voluto esporre le proprie opere nella “Perla dello Jonio”. “Il fil rouge – spiega la curatrice del Giardino delle Arti, Marina Cafà, anima di Identitas Servizi Culturali e Fundraising – è l’Etna, un monumento della Natura per eccellenza. E’ un viaggio dalla pittura energetica ed astratta del piacentino Stefano Sichel, fondatore del movimento del Transvisionismo, ai paesaggi etnei dell’artista polacca Renata Rychlik; dalla scultura in pietra basaltica del romano Gino Casavecchia, che ha rappresentato le età geologiche del Vulcano nell’opera Le età di Lei, a Etna dreaming di Billy Doolan, aborigeno che ha fissato nelle tele Sicily Dreaming Series le emozioni trasmesse dalla Sicilia; dall’opera concettuale dell’artista interdisciplinare Rita Marta Massaro alle pitture con la tecnica dietro-vetro di Milena Sciacca, ispirata agli antichi ex voto, fino agli emergenti catanesi Aryman, Gaetano Roro e Stefano Fichera. Spazio anche ai digital painters siciliani: la catanese Cettina Tiralosi, con vedute dell’Etna tra nuvole vaporose e cieli blu cobalto, ed il modicano Concetto Nanì, autore di un’installazione a tema “Sicilia” negli aranci del giardino”. All’interno del Cafà Food&Drink, il Giardino delle Arti vuole essere un luogo d’espressione e di incontro del bello, recupera – conclude Marina Cafà – il concetto di luogo naturale integrandolo con il manufatto artistico umano. Alcuni visitatori lo hanno associato all’idea delle antiche agorà, dedite alla conoscenza ed alla creazione”.
Un omaggio meritevole al “Monte” Etna! Chissa’ se gli artisti hanno anche fotografato la SPAZZATURA che copre le “Sciare” ed il verde del sottobosco ….lasciata dagli ZOZZONI del mordi e fuggi di Ferragosto?