Taormina. Imprenditori e albergatori locali soddisfatti per l’alto numero di congressisti dei Lions presenti in questi ultimi giorni nella “Perla”. “Ancora una volta – ha spiegato Antonio Faraci, portavoce di un nutrito gruppo di commercianti – abbiamo riflettuto sul buon utilizzo del Palazzo dei congressi. In occasione del meeting nazionale dei Lions, la nostra città è stata travolta, nel senso positivo del termine, da migliaia di congressisti. Gli addetti ai lavori mi hanno confermato che erano presenti circa 1.500 gentili ospiti. I congressisti hanno pagato circa 400 euro a testa che per 1.500 fanno 600.000 euro. Se da questa somma togliamo il 20% circa per la copertura di spese organizzative e logistiche, scendiamo quindi a 480.000 euro spesi per il vitto e per l’alloggio a Taormina e dintorni. Considerando che ogni congressista e familiare o accompagnatore, in due giorni, ha speso qualcosa per colazioni, pranzi e cene, abbiamo calcolato 180.000 euro. Se a tutto questo aggiungiamo qualche spesa per lo shopping in negozi di ceramica, souvenir, abbigliamento e calzature, nonché in qualche enoteca e bottiglieria, possiamo calcolare una somma orientativa di 90.000 euro, a cui vanno aggiunte le spese per l’utilizzo di trasporti pubblici, quindi altri 10.000 euro. Arriviamo, quindi, a circa 760.000 euro, che sono stati lasciati a Taormina dai Lions”. Faraci, quindi, è convinto che il turismo congressuale sia fondamentale per rilanciare la città e soprattutto sia importante in ottica destagionalizzazione: “Se calcoliamo un congresso alla settimana a Taormina, viene fuori la somma di 39 milioni di euro all’anno. Tutto ciò significa che bisogna fortemente puntare sui congressi nella nostra città se vogliamo veramente risorgere”. Comitato organizzatore del 61° congresso Nazionale Lions – Distretto 108YB in collaborazione con il Consorzio Congressi & Taormina.
Condivido l’analisi e l’obbiettivo di Faraci. Tuttavia il turismo congressuale rappresenterebbe solo un piccolissimo inizio verso il rilancio di Taormina. Esso rappresenta una delle vastissime categorie di turismo. Bisogna aggiungere, per destagionalizzare, molto di più. Bisogna valorizzare non solo Taormina ma il comprensorio. Noi abbiamo delle risorse materiali ed immateriali con le quali possiamo attrarre turismo. Basta leggere qualche manuale di Marketing del turismo o di Politica del Turismo per rendersi conto delle grandissime potenzialità che il COMPRENSORIO offre più di quanto noi pensiamo. Non bastano le associazioni di categoria, bisogna mettere su una organizzazione ben strutturata per incidere fortemente sulla attrattività turistica. Il turismo cambia continuamente e differenzia le proprie offerte. Noi dobbiamo essere pronti a soddisfarlo o addirittura ad inventarlo. Dobbiamo MOTIVARE la scelta di venire a Taormina. Dobbiamo coinvolgere, Taormina in testa, tutti i comuni della provincia di Messina e Catania a far fronte comune sull’abbattimento e dei costi e dei tempi per raggiungere la sicilia in aereo. Basti fare un confronto con prezzi e tempi di percorrenza tra una delle principali capitali europee e catania per poi confrontarlo con la stessa capitale europea e un’altra destinazione che non sia catania. Bisogna fare molto di più per ottenere dei buoni risultati e si otterranno, indubbiamente.