Giardini. Lilly Labonia, componente del Comitato d’emergenza del rione S. Giovanni, lancia un appello alle forze politiche locali e lo fa con un documento. “Le grandi manovre sono iniziate da tempo – spiega Lilly Labonia – e candidati a sindaco e grandi elettori sono in fermento. La posta in gioco è alta e non si può sbagliare. Tutto legittimo, tutto, in certo modo, corretto, se non fosse che la città di Giardini langue da lungo tempo nel più totale abbandono. La responsabilità non può essere attribuita esclusivamente al commissario straordinario. Giardini, si dirà, per colpa di qualcuno, è stata ridotta nello stato in cui versa, ma adesso gli elettori sanno che devono dare sostegno e forza a chi non ha avuto il tempo di amministrare. Legittimo sostenere anche questo. Eppure ci chiediamo quale sia l’interesse di questi ex e, forse, futuri amministratori rispetto alla crisi in cui si trova il territorio di Giardini. Non assolverà di certo queste personalità politiche lo stazionare presso la casa comunale, il presenziare davanti all’ingresso del Municipio per ricordare ai cittadini elettori che ci sono. Ben altro una classe politica avrebbe potuto e dovuto fare in termini di impegno politico per sostenere Giardini. Le recenti tristi vicende conseguenti all’alluvione dello scorso primo ottobre hanno evidenziato, ad esempio, la scarsa sensibilità verso il tema della salvaguardia del territorio da parte della intera classe politica giardinese. Da dove dunque iniziare, da dove trarre spunti di riflessione puntuale perché anche a Giardini il tema dell’interesse generale, che oggi non può che passare per la via della tutela dell’ambiente, venga sapientemente affrontato non solo in termini di licenze e concessioni edilizie (anche in deroga a deliberati consiliari), ma anche in quelli dello sviluppo del territorio? Sviluppo non significa violenza sul territorio, non significa crescita edilizia selvaggia, ma prospettiva sapiente di una crescita che mentre tutela il pur legittimo sfruttamento economico, finalizzato al benessere di tutta la città di Giardini, non trascuri il bene consegnato dalla natura, non passi sopra alla tutela della salute e della vita di ogni cittadino, di ogni persona, non tolga futuro alle generazioni che verranno”.