Castelmola. “Ditemi se c’è un medico che sappia curare la mia malattia”. L’appello è di Carmela Amoroso, da anni costretta a girare con la bombola d’ossigeno a causa della “Mcs” (Sensibilità chimica multipla), una sofferenza rara che adesso sta creando ulteriori complicazioni e che non viene riconosciuta neanche tra le malattie.
“Siamo senza soldi – dice con rammarico Carmela – ma le medicine costano tanto. Adesso, per Natale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mi ha inviato un assegno di 300 euro”.
E’ la seconda volta che Napolitano si fa sentire dalla famiglia in maniera tangibile. Sconfortato è anche Angelo Intelisano, impiegato dell’Asm, che lotta quotidianamente contro le avversità che il destino ha voluto riservare alla povera moglie. Adesso hanno anche attivato, di comune accordo, grazie alla Banca di Credito Cooperativo di S. Marco, un conto corrente sul quale, quanti sono sensibili al loro problema, possono versare qualcosa in aiuto della famiglia (codice Iban: IT16O089418259000030100796). I medici hanno dichiarato da tempo che la povera signora “è impossibilitata a condurre una vita normale, non può rimanere sola, perché basta la presenza di fumo o di un profumo per scatenare una grave crisi”.
Mauro Romano
ciao michele anche se non ti conosco voglio dirti grazie per tutto ,lo sai qui è un disagio enorme ,io non ce la faccio più, vorrei che qualcuno mi aiuti,ho bisogno di un prof. bravo, spero che qualcuno mi ascolti ….ti ringrazio di vero cuore ….ciao…
Salve a tutti.
Ciao Angelo, ciao Carmela e ciao Mauro. Conosco personalmente Angelo e ringrazio Mauro per aver reso pubblica la sua sofferenza dovuta alla malattia di sua moglie.
Lo so…..ma da questo pulpito potrei parlare anche a lungo. Rischio di essere insensibile ma voglio dire la mia: Posso solo dirvi che qui da noi (in Austria) questa malattia è alquanto nota, e tutte le medicine e le strutture come pure le attrezzature (la bottiglia di ossigeno e tutto il resto), vengono passate dalla assistenza medica Nazionale.
Inoltre questa malattia, secondo i medici, che prescrivono settimane di cure in centri specializzati 1 o 2 volte l’anno (a carico sempre dello Stato), non è del tutto guaribile ma perlomeno rende alla persona colpita una vita più che mai decente.
Rispondo comunque volentieri all’aiuto economico con vero affetto.
Michele Boncoraglio
la miseria del presidente della republica io non la accetterei
e giusto come dice Bozzurro ci pensi lo stato a pagare le medicine .
Angelo
Una soluzione al problema lo stato Italiano la trovi pagando per intero le medicine che necessitano alla signora.
Salvatore Bozzurro