Taormina. Cinema, libri e Taormina sono stati protagonisti assoluti ieri sera, nella quarta serata del Taobuk, il Festival Internazionale del Libro che svolge a Taormina fino a venerdì prossimo, 28 settembre, organizzato da Antonella Ferrara, presidente dell’associazione “Taormina Book festival” con il sostegno dell’assessorato alla Cultura guidato da Antonella Garipoli. In un’atmosfera quasi magica, quella dell’ex convento del 1400, oggi San Domenico Palace Hotel, davanti ad un foltissimo pubblico, il giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica ha presentato il volume “Il cinema sopra Taormina” di Ninni Panzera, una raccolta di manifesti, locandine e fotografie artistiche dei film girati negli ultimi cento anni a Taormina. Gli stessi che sono stati raccolti e illustrati nella mostra, che resterà aperta al pubblico fino a giorno 28, allestita all’interno del Chiostro dell’albergo. All’evento è intervenuto anche il sindaco della Perla dello Jonio, Mauro Passalacqua. “Il Cinema sopra Taormina” contiene manifesti, locandine, fotografie e curiose rarità, che hanno contribuito a far conoscere la capitale del turismo della Sicilia in tutto il mondo. Una ricca galleria di immagini, preceduta da una sezione di saggi di autori d’eccezione anticipati da un’emozionante prefazione del regista Giuseppe Tornatore. A Nino Genovese, profondo conoscitore del cinema “siciliano”, è stato affidato il compito di tracciare un excursus storico. Maria Pia Fusco ha esplorato, invece, “I film popolari italiani tra gli anni ’50 e ’60”, raccontando le storie di pellicole come Intrigo a Taormina, Tipi da spiaggia e Gli amanti latini, cogliendo il sapore di un periodo indimenticabile per Taormina. Lo sguardo di Mario Bolognari ha analizzato gli stereotipi con cui i registi stranieri si sono avvicinati a Taormina. Il giornalista Franco Cicero ha raccontato l’avventurosa storia del set di Visioni private di Francesco Calogero, Ninni Bruschetta e Donald Ranvaud, l’unico film ambientato durante il festival del cinema di Taormina. Dell’inedito film L’altro piatto della bilancia di Mario Colucci ha parlato Maria Lombardo. Un giallo intrigante con Philippe Leroy e Catherine spaak, la storia di una strana morte accompagnata da un processo lungo quasi vent’anni. Poi, le interviste esclusive rilasciate da grandi registi contemporanei che hanno ambientato le loro storie a Taormina: Silvia Bizio ha incontrato Woody Allen che nel 1995 ha regalato al mondo la suggestione del teatro antico ne La dea dell’amore e Francis Ford Coppola che a Taormina e dintorni ha girato Il padrino: parte III. Mario Serenellini ha incontrato Luc Besson e il suo film Le Ggrand bleu con Jean Reno e soprattutto regala le ultime parole di Tonino Guerra, prima della sua scomparsa, come sceneggiatore del film di Antonioni L’avventura. Infine Carlo Verdone, è stato intervistato dalla giornalista Laura Delli Colli, con curiosi e divertenti aneddoti di Grande, grosso e… Verdone. A completamento del volume, a cura di Francesco Musolino, una carrellata sui 43 lungometraggi che hanno portato l’immagine di Taormina nel mondo, come cartoline in movimento, che immortalano le spiagge e il mare limpido e isola bella; il teatro antico e la finestra che si apre sul golfo di Giardini-Naxos e sull’Etna; il corso Umberto; l’austero ex monastero, oggi elegantissimo Hotel San Domenico e gli innumerevoli scorci delle strette strade della cittadina ionica. “Siamo felici che quest’anno si sia potuta realizzare questa importante collaborazione tra Taobuk e la Zattera Dell’Arte – ha affermato la presidente Antonella Ferrara aprendo la serata- perché quando si parla di taormina non si può non parlare di cinema che si sposa perfettamente con i libri, come avviene in questo caso con il volume di Ninni Panzera”. Ninni Panzera ha ricordato l’emozione di un lavoro iniziato 25 ani fa, nella raccolta dei pezzi, spesso rari, in tutto il mondo, come la bellissima foto de “L’immagine meravigliosa” con Anna Maria Pierangeli con lo sfondo del Teatro Antico, trovata durante il disfacimento dell’archivio cartaceo del New York Times, oppure un’immagine di “Intrigo a Taormina” nel lontano Perù: “Testimonianza questa – ha detto Panzera – di come Taormina sia nota nel mondo e di come il cinema abbia inciso sulla sua fortuna turistica”. A tal proposito ha poi suggerito al sindaco Passalacqua: “Sarebbe utile dal punto di vista turistico, segnalare alcuni luoghi simbolo dei film, come la panchina di piazza San Domenico, in cui fu girata l’ultima scena de L’avventura. Vincenzo Mollica ha iniziato il suo intervento con una riflessione: “Le istituzioni hanno trascurato per tanti aspetti in cinema. Siamo famosi nel mondo per il cinema e anche per la canzone, ma non hanno mai avuto la dignità di arte”. Inoltre, prendendo spunto dalle belle immagini della Mostra, ha sottolineato: “Nel nostro Paese non esiste un museo dedicato all’iconografia cinematografica. Questa collezione di Panzera potrebbe trasformarsi in un museo qui a Taormina”. “Sarebbe bello – ha concluso – fare anche un libro sulle facce passate dal Teatro Antico, luogo di elezione del cinema come nessun altro”. Il volume “Il cinema sopra Taormina”, già nelle librerie, è edito da La Zattera dell’arte ed è pubblicato anche nella versione inglese con il titolo “The stars of Taormina”. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla Fondazione “Carmelo D’Agostino”, intitolata all’ex sindaco e che si occupa delle patologie oncologiche. Al termine degli incontri, è stato proiettato il documentario “Pirandello e il Cinema” realizzato dal regista Giuseppe Tornatore, a cura dell’associazione “La Zattera dell’Arte”, dedicato al rapporto tra gli scrittori siciliani e il cinema. Oggi, nella quinta giornata, nella mattinata incontro tra le suole medie e la scrittrice Paola Zannoner sul tema “Voglio scrivere nell’era del web, con le letture e l’animazione di Anna Maria Raccuja. Nel pomeriggio, alle ore 18, incontro con la scrittrice Alessia Gazzola il cui volume “Un segreto non è per sempre” verrà presentato da Alfio Bonaccorso. Alle ore 20 proiezione dell’ultimo documentario dedicato agli scrittori siciliani e il cinema del regista Giuseppe Tornatore, a cura della Zattera dell’Arte, dal titolo “Sciascia e il cinema”.