Taormina. Gli agenti di Ps di Taormina, diretti dal vicequestore aggiunto Renato Panvino, hanno arrestato un malvivente catanese. Durante una delle scorse notti, sull’utenza 113, è giunta la segnalazione da parte di un cittadino che segnalava un soggetto aggirarsi a bordo di un’autovettura nella zona di contrada Chiusa. La sala operativa del Commissariato ha fatto confluire nell’area di interesse operativo le due volanti impegnate nel controllo del territorio. Gli agenti giunti sul posto hanno proceduto a cinturare la zona e a ispezionare le autovetture parcheggiate al fine di rintracciare il giovane e contestualmente verificare se le stesse erano state danneggiate da parte del malvivente. L’attività di ispezione si concludeva con esito negativo. L’attenzione degli agenti, a tal punto, si concentrava sulle abitazioni insistenti nell’area al fine di verificare se una delle stesse fosse stata trafugata dall’uomo. Nel corso dei controlli, uno degli agenti notava un soggetto nella fitta vegetazione che si allontanava facendosi luce con una piccola torcia. A tal punto gli agenti gli intimavano l’alt e il bandito cercava di dileguarsi. Nasceva un inseguimento appiedato che durava qualche minuto, fino a quando i poliziotti riuscivano a raggiungerlo e a bloccarlo. Il giovane veniva identificato in Massimo D., classe 1982, catanese di S. Cristoforo, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. In un sacchetto venivano rinvenuti alcuni oggetti in oro e argento, orologi e due portafogli in pelle. Dall’ispezione eseguita nelle abitazioni della zona, si accertava che poco prima il malvivente si era reso autore di furto aggravato ai danni di una famiglia di residenti che in quel momento si trovava a cena in un ristorante del centro storico. Prontamente avvisata, la famiglia taorminese rientrava in casa. Tutta la refurtiva veniva poi consegnata al legittimo proprietario. L’ennesimo risultato in contrasto alle attività criminose è frutto di una stretta sinergia tra i cittadini e la Polizia di Stato, che ha intensificato i servizi di controllo del territorio impiegando su richiesta del questore di Messina, Carmelo Gugliotta, anche i reparti di prevenzione crimine. Il malvivente attualmente si trova nel carcere di Gazzi. Le indagini in corso sono volte ad accertare se lo stesso è autore di altri reati consumati nella cittadina turistica.