Taormina. “No” alla riduzione dei posti letto all’ospedale “S. Vincenzo”: lo dice in una nota (che riportiamo testualmente) Enzo Picciolo, consigliere dell’Unione dei Comuni e medico del 118. “L’ospedale di Taormina – scrive Picciolo – ha da sempre avuto una forte vocazione territoriale con un bacino di utenza a cavallo fra le due province in un quadro di riferimento regionale che ha di fatto riconosciuto l’utilità della struttura, al cui potenziamento è stato dato debito riscontro dalla utenza. Infatti, le varie specialità presenti, non ultimo il reparto di Chirurgia diretto dal Prof. Morici, hanno un alto profilo di produttività, degno di ogni lode. E’ chiaro che la vocazione generalista della struttura con alcuni spunti di alta specialità garantiscono alla popolazione una assistenza territoriale con la riduzione della mobilità del paziente riducendone la migrazione verso altre strutture. Si sa, gli ospedali sono definiti Azienda, con parametri produttivi di tutto rispetto in un mercato della salute dove la domanda è incomprimibile, non si può infatti decidere quando ammalarsi, quindi il solo strumento correttivo è l’offerta, che in Sanità sono iservizi. Siamo dunque tutti d’accordo che la produttività è il riferimento e che il cittadino che diventa paziente deve per forza di cose ricorrere alle cure. Ma se queste vengono dispensate da un reparto che osserva canoni di produttività ed attività di tutto rispetto, è anch’esso sottoposto a chiusura? Ma la paventata chiusura di una Chirurgia, non si sa perché si dà per assunto del reparto del Prof. Morici, porterebbe alla sola unificazione dei reparti con il mantenimento dei medesimi posti letto, o questi sarebbero ridotti in modo proporzionale. Perché se di posti letto stiamo parlando il problema non riguarda la sola organizzazione, ma troncherebbe sul nascere ogni aspettativa di sviluppo dell’ospedale. Ad oggi l’Azienda Sanitaria Provinciale non ha proferito parola, è chiaro che le scelte devono passare anche dal territorio tenendo in debita considerazione tutte le variabili e i sistemi di riferimento”.