Taormina. A conclusione di un’articolata e complessa attività investigativa, gli agenti del commissariato di Ps di Taormina (diretti dal vicequestore aggiunto Renato Panvino), alle prime ore del mattino, hanno tratto in arresto Filippo C. di anni 48, ritenuto responsabile del reato di produzione, coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e furto di energia elettrica. L’indagine, che si è dipanata nel territorio di S. Teresa di Riva, Sant’ Alessio e Casalvecchio Siculo, ha riguardato lo spaccio degli stupefacenti del tipo cannabinoidi. Dalle operazioni di controllo del territorio è emerso che un gruppo di giovani era solito avere contatti con l’uomo, questi era un assiduo frequentatore, in qualunque ora del giorno e della notte, delle vie del centro della cittadina ionica di Santa Teresa di Riva, a bordo della sua autovettura Renault Laguna, riforniva gli assuntori dello stupefacente. Tali comportamenti hanno destato particolari sospetti negli operatori di Polizia che attivavano tutta una serie di mirati servizi di osservazione nei confronti del soggetto. Alle prime ore del mattino, l’uomo veniva fermato in pieno centro a bordo della propria autovettura in probabile attesa dei potenziali clienti ai quali vendere la sostanza stupefacente custodita all’interno dell’autovettura. Prontamente bloccato, veniva sottoposta a perquisizione l’autovettura, a bordo della quale si rinveniva, suddivisa in dosi, opportunamente occultata e pronte per la messa in commercio, 15 involucri in cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché, indosso, la somma di euro 930,00 ritenuti provento della vendita dello stupefacente. L’attività di indagine proseguiva nella frazione di Mitta del Comune di Casalvecchio Siculo ove, presso l’abitazione in uso all’uomo, veniva rinvenuto un locale attrezzato con fari alogeni di elevata potenza nonché apparecchiature di coltivazione per la coltura al chiuso di piante di cannabis indica e per il conseguente trattamento di essiccazione, stoccaggio e vendita al dettaglio della sostanza. Nello specifico, all’interno del locale, dotato delle più sofisticate attrezzature di fitocoltivazione indoor, venivano rinvenute 40 piante ad arbusto alte circa 120 cm. pronte per l’estirpazione, l’essiccamento e la messa in commercio. Dal controllo è anche emerso che l’arrestato, per garantire il costante approvvigionamento di energia elettrica ad alto voltaggio, indispensabile per l’illuminazione del locale e per le apparecchiature di fitocoltivazione, aveva attivato un collegamento abusivo alla rete elettrica esterna alla sua abitazione. Nel corso dell’operazione, oltre alle piante interrate venivano rinvenute, altresì, 2 piante in vaso pronte per l’espianto, circa 50 grammi di marijuana essiccata, confezionata in buste sigillate di cellophane, pronta per la messa in commercio, circa 160 gr. di semi di canapa indica nonché le lampade ad alto voltaggio complete dei trasformatori, le apparecchiature per l’irrigazione temporizzata delle piante ed i dispositivi per la ventilazione ed il monitoraggio costante della temperatura del locale che veniva sottoposto a sequestro penale. L’uomo, al quale venivano contestati i reati di produzione, coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e furto di energia elettrica, dopo le formalità di rito, veniva posto a disposizione della Procura della Repubblica di Messina e trasferito presso la casa Circondariale di Messina – Gazzi. Le indagini in corso potrebbero portare ad ulteriori sviluppi tendenti a ricostruire la rete di cointeressenze che hanno consentito all’uomo di avviare le illecite attività che lo hanno visto protagonista.