Giardini. E’ tornata a casa, nella sua Giardini, Norma Murabito, stella della Nazionale azzurra di canoa, dopo aver conquistato, in Polonia, la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Londra. Ha voluto trascorrere qualche giorno di riposo con i suo affetti più cari, papà Nino, la mamma Rita Ardizzone ed il fratello Marco l’altro cavallo di razza di famiglia della canoa italiana che l’hanno sempre sostenuta ed incoraggiata. Incontrandola, non si può fare a meno di notare come Norma non ha perso la riservatezza di sempre e la semplicità che l’hanno contraddistinta sin da quando era una giovane atleta in erba dell’Asd Tisandros di Giovanni Leonardi dove ha iniziato a fare canoa a soli otto anni seguendo le orme del fratello Marco più grande di qualche anno che già conquistava i primi podi. Un inizio avvenuto quasi per gioco che a poco a poco, gara dopo gara, è diventato un successo concreto. Norma comincia a conquistare le prime medaglie diventando sempre più incontenibile e tecnicamente brava. Sei anni fa il salto di qualità, la storica società del Circolo nautico Aniene di Roma la tessera. La famiglia di Norma la sostiene e la incoraggia e non sbaglia, poiché la giovane atleta scrive altre pagine memorabili conquistando diversi podi nei campionati nazionali, europei e mondiali. Nel 2011 è campionessa italiana ed ora le Olimpiadi. Al suo rientro a Giardini l’abbiamo incontrata con i genitori, il fratello Marco, la zia e Giovanni Leonardi. E’ emozionata, ci racconta dell’impresa, non dimenticherà mai quegli ultimi metri prima del traguardo dei 200 mt di Poznan (Polonia) che gli è valso il sogno olimpico, un finale di gara al fotofinish, l’esultanza dei suoi compagni, dell’attuale allenatore Stefano Grillo, l’abbraccio commosso del papà Nino che la segue in tutte le gare. Norma Murabito, classe 1987, è la prima giardinese a partecipare ad un’Olimpiade e l’unica italiana che ha conquistato il titolo nella prestigiosa categoria del K1.
Rosario Messina