Taormina. Non vi è stato certo il blitz modello Cortina del Capodanno appena trascorso ma tra le strade della “Perla” la Guardia di Finanza, guidata dal capitano Sergio Commendatore, ha aperto gli occhi, eccome. I controlli alla fine sono arrivati, non a Pasqua, come si paventava, ma nella giornata della festa dedicata ai lavoratori. I riflettori sono stati puntati su quanti si sono recati a Taormina e nel comprensorio allo scopo di trascorrere qualche ora, non solo sulle spiagge, ma anche per effettuare una passeggiata romantica sul corso Umberto, il salotto buono della cittadina turistica. I finanzieri della locale sede, ubicata nella frazione di Trappitello, non hanno dovuto effettuare interventi da segugio, ma si sono, semplicemente, posti nei punti nevralgici di arrivo della cittadina turistica per avere prontezza di quanti a bordo di lussuose auto hanno voluto trascorrere qualche momento di spensieratezza. Tra questi, capitani d’industria, professionisti e lavoratori di tutti i generi. Si è cercato di verificare, però, su quale mezzo viaggiavano. I posti di blocco (la notizia si è immediatamente sparsa nel centro storico) sono stati dislocati nella via Luigi Pirandello, nei pressi di Capo Taormina e all’imbocco dell’A/18 di Spisone. Praticamente le principali vie di accesso della località turistica sono state poste sotto stretta osservazione anche perché la posizione del cocuzzolo di Taormina è tale che risulta quasi impossibile sfuggire ai controlli. In città la vita si è svolta, però, in maniera tranquilla e senza sussulti dovuti alla presenza nella zona a valle delle Fiamme gialle. Il sistema di controllo degli scontrini fiscali, realizzato spesso con pattuglie a piedi, è, infatti, attivo quasi ogni giorno. All’interno di gioiellerie, ristoranti e bar, spesso si presentano, infatti, rigorosamente in borghese, i rappresentati della Fiamme gialle. Nella giornata di festa appena trascorsa, si è prediletto, invece, il controllo delle vetture che non passano certo inosservate. Sono state fermate tra le tante auto selezionate: Porsche Cayenne, Lamborghini, due Maserati di cui una cabrio, Ranger Rover sport e tanti Suv di vario genere. Ma non sono state dimenticate neanche le moto di grossa cilindrata. Il tutto è stato realizzato, come vuole prassi consolidata, per effettuare controlli incrociati su quanti si trovavano alla guida e redditi dichiarati. I risultati di questo servizio saranno inseriti in uno speciale circuito per verificare se, magari, alla guida di una vettura da centinaia di migliaia di euro vi sia stato un autista sconosciuto al fisco. I riscontri di quanto verificato sul campo saranno resi noti probabilmente nelle prossime settimane.