Savoca. La Brigata della Guardia di Finanza di Alì Terme, che è alle dipendenze della Compagnia di Taormina, diretta dal capitano Sergio Commendatore, ha scoperto una società operante nel settore della macellazione di carni animali, risultata evasore totale negli anni d’imposta 2006 e 2007, denunciando il rappresentante legale della società, con sede a Savoca. Attraverso l’utilizzo delle indagini finanziarie, è stato possibile ricostruire il volume d’affari che l’imprenditore ha sottratto al Fisco tra il 2003 ed il 2007, quantificabile in oltre 27,4 milioni di euro di ricavi non dichiarati, 2,7 milioni di euro di Iva evasa e circa un milione di euro di Irap evasa. La verifica fiscale, che ha permesso di scoprire somme nascoste al Fisco per oltre 30 milioni di euro, è scaturita dalle risultanze di altre attività ispettive fiscali, eseguite nei confronti di altre società ed una ditta individuale riconducibili sempre allo stesso soggetto ed operanti nel settore del commercio o macellazione di animali. Sono state inoltre avanzate alle Autorità competenti proposte di sequestro per equivalente per €. 168.684,00 e misure di cautela a garanzia del credito vantato dall’Erario per quasi 13 milioni di euro. Anche in tali circostanze è emersa la particolare versatilità del Corpo di contrastare, in modo globale, le diverse forme di criminalità economica, che si sono appalesate tramite fenomeni plurioffensivi che la Guardia di Finanza è in grado di aggredire in maniera trasversale. Infatti, alle odierne attività di natura erariale, si erano innestate quelle di natura amministrativa, nell’ambito delle quali è stato anche scoperto un metodo fraudolento finalizzato ad alimentare un circuito clandestino di animali da destinare alla macellazione. A tale riguardo, è stato riscontrato che in diverse occasioni i marchi auricolari degli animali morti nelle stalle per varie cause o già macellati venivano apposti a nuovi animali provenienti da circuiti clandestini che prendevano l’identità di quelli deceduti, di provenienza lecita, compromettendo anche i meccanismi che consentono la tracciabilità dei prodotti. A tutela della salute pubblica, alcuni bovini sono stati soppressi ed eliminati dal circuito alimentare umano, anche a seguito di analisi condotte dai funzionari dell’ASL. Sempre nell’ambito di quest’ultime attività ispettive, il rappresentante è stato denunciato all’A.G. per frode fiscale per aver utilizzato fatture per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte, nonché per mendacio bancario per aver presentato presso una banca fatture per operazioni inesistenti al fine di ottenere i relativi anticipi di denaro contante.