Da Eleonora L., riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio direttore, Le scrivo a causa delle pioggie torrenziali che hanno colpito Messina e la provincia in questi ultimi tempi. Sono titolare di un B&B a Castelmola in Contrada Dammari, dove oltre tutto sono residente e ci vivevo fino a qualche mese fa con la mia bimba di 15 mesi. Prima che accadesse la tragedia di Giampilieri, la pioggia ha flagellato la nostra zona causando grossi danni soprattutto in contrada Dammari. In questa zona, passa anche un fiume il cui nome è Santa Venera, che è straripato e ha causato danni alle abitazioni vicine. Alcuni tratti di strada, a causa della pioggia, sono franati, non permettendo più a tutti noi di raggiungere le abitazioni. Anche gli altri residenti hanno avuto gravi danni: c’è chi ha perso parte della casa e c’è chi ha perso le piantagioni. Per quel che mi riguarda, il danno è stato grande, perché, oltre a non poter più abitare lì con mia figlia, ho perso la mia attività ricettiva di B&B con la quale vivevo e riuscivo a racimolare qualcosina per dare da mangiare a mia figlia. Nessuno, a livello provinciale, si è finora interessato. Neanche gli amministratori locali, finora, ci hanno aiutato: loro dicono per mancanza di fondi. Però io mi chiedo: è giusto che le famiglie, compresa la mia, debbano abbandonare la propria casa solo perchè nessuno ci aiuta? La mia richiesta è quella di riavere la mia abitazione e la mia attività commerciale, perchè dopo tanti sacrifici credo di averne il diritto”.
molto struggente come lettera ma alquanto imprecisa lei dice che l’attuale amministrazione castelmolese non stanzia fondi per le contrade?ma come il sindaco quest’estate ha anche devoluto 2 mesi del suo stipendio per pulire le campagne propio dalle sue parti e il consigliere Alfio Pizzolo a messo a disposizione i suoi mezzi pesanti subito dopo l’alluvione.io dico che quest’amministrazione invece ha fatto tantissimo per le contrade a discapito del borgho principale.