Taormina. I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Taormina, diretti dal capitano Sergio Commendatore, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, nei confronti di un uomo, R. A., di anni 42, di Taormina, imprenditore già titolare di un noto negozio di scarpe in Giardini Naxos. In concorso con quest’ultimo risultano indagate per bancarotta fraudolenta altre due persone di cui un cittadino rumeno che, secondo le risultanze delle indagini, sarebbe la testa di legno utilizzata dall’imprenditore al fine di distrarre beni e soldi della società. L’ordinanza è stata emessa a seguito di una complessa attività d’indagine posta in essere dalle Fiamme Gialle taorminesi e coordinata dal P.M. Fabrizio Monaco della Procura della Repubblica di Messina. L’intera operazione ha permesso di scoprire, oltre all’ipotesi di bancarotta fraudolenta, anche ipotesi di evasione fiscale attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Attraverso due verifiche fiscali eseguite nei confronti di altrettante società riconducibili all’imprenditore, è stato possibile accertare la distrazione di oltre 380.000 euro da una delle società fallite. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno accertato sia la sottrazione dei libri e delle scritture contabili obbligatorie, da parte dell’imprenditore, al fine di procurare a se o ad altri un ingiusto profitto, recando di fatto un pregiudizio ai creditori, sia la distrazione dal patrimonio della società di un autocarro e di una Mercedes. Le verifiche fiscali condotte nei confronti delle due società riconducibili all’imprenditore, ed oggi fallite, hanno portato inoltre alla scoperta di ricavi nascosti al Fisco per oltre un milione e mezzo di euro. Nell’ambito dell’operazione è stato eseguito il sequestro per equivalente di 3 autovetture appartenenti all’imprenditore.