Da Maurizio Intilisano, riceviamo e pubblichiamo: “Buongiorno direttore, sono Maurizio Intilisano e, a distanza di qualche mese, vorrei raccontare la fine della mia passione per il calcio per il comportamento della Figc e per colpa di un arbitro ignorante. Faccio parte di un club, l’Asd Mongiuffi Melia, società di calcio dilattentistico di Terza categoria comitato d Messina. Alla quinta partita del girone di andata, nel mese di ottobre del 2012, giocata nel campo Bacigalupo di Taormina, succede il dramma. Essendo dirigente mi iscrivo in distinta e vado in panchina, a 5 minuti della fine del primo tempo vengo allontanato dal rettangolo di gioco per proteste nei confronti del direttore di gara. Al rientro in campo dei giocatori per disputare il secondo tempo mi sono seduto nelle tribune scoperte per assistere alla gara, insieme ad altre persone. Il custode, salendo dagli spogliatoi, chiude il cancello a chiave in modo che nessuno possa accedere nel terreno di gioco. A fine gara l’arbitro viene aggredito e, come si evince da un video che riprende la scena, non sono io; ma vengo duramente accusato dal direttore di gara di averlo aggredito, e di averlo minacciato verbalmente. Oltretutto io ero dietro il cancello chiuso a chiave, insieme a un signore che si è presentato come osservatore arbitrale. L’apertura del cancello avviene da parte del custode oltre 20 minuti dopo l’aggressione al direttore di gara ed erano già arrivate le forze dell’ordine. Il primo a varcare il cancello è stato il sedicente osservatore degli arbitri. Anche su Internet, sul sito della Lega dilettanti, viene propagata la notizia che l’aggressore ero stato io. Di conseguenza mi viene attribuita una squalifica di 4 anni. Come suggerito da una persona vicina alla Lega faccio ricorso. Vengo convocato a Palermo, ma al momento di esporre la mia versione, mi invitano a concludere velocemente, perché per loro fa testo solo ed esclusivamente la dichiarazione dell’arbitro. Neanche il video viene preso in considerazione (e nessuna testimonianza). Pertanto il ricorso è valso solo a un dispendio di tempo e di denaro. Ho ottenuto solo una riduzione della squalifica a tre anni e mi hanno marchiato come un aggressore degli arbitri. Questa mia esperienza dovrebbe far riflettere un po’ tutti. E rendersi conto che tutti i contributi delle società sportive versate alla Lega sono inutili, servono solo alle loro comodità. Infine, disgustato da tutto il sistema, mi sono dimesso dalla mia carica nella società, mandando in fumo la mia passione. Grazie per l’ospitalità. Maurizio Intilisano”.
Intiliasano il vostro presidente in questi anni ne ha combinate tantissime. L’anno scorso il vostro presidente non si è comportato bene con noi. Quindo state zitti