Taormina. Ancora apprensione per la paventata chiusura dei reparti dell’ospedale “S. Vincenzo” di Chirurgia generale ad indirizzo oncologico e Oncologia medica, rispettivamente coordinati da Vincenzo Panebianco e Francesco Ferraù. La sezione siciliana dell’Aiom (Associazione italiana oncologia medica) esprime, infatti, “viva preoccupazione per le iniziative che potrebbero stravolgere l’assistenza oncologica pubblica nelle provincie di Messina e di Catania. Le due unità operative di Oncologia medica e chirurgica dell’ospedale di Taormina sarebbero infatti in corso di chiusura e le attività spostate all’ospedale Cannizzaro di Catania. Quest’operazione di cui si discute da giorni comporterebbe l’azzeramento di un Dipartimento oncologico che da oltre 10 anni serve in maniera efficace ed efficiente un vasto bacino d’utenza che da quest’operazione uscirebbe fortemente penalizzato”. Secondo il Consiglio direttivo dell’Aiom siciliana, l’apertura di nuove unità operative nella città di Catania, dove l’offerta sanitaria è già ottimale – sottolinea l’associazione in una nota – sarebbe “in palese contraddizione con i principi ispiratori del piano di rientro varato dalla Regione nel 2009”. “Queste notizie – afferma Roberto Bordonaro, coordinatore sezione siciliana Aiom – sono affiancate da altre sulla probabile nascita di un nuovo polo oncologico privato nel territorio della città di Misterbianco. Riteniamo che la migliore assistenza sanitaria al cittadino debba fondarsi su una progettualità complessiva e non estemporanea, che poggi su un’approfondita analisi di contesto, delle necessità del territorio e della conseguente risposta degli organi preposti, nel pieno rispetto dell’equilibrio tra offerta sanitaria pubblica e privata accreditata”. Bordonaro chiede, inoltre, che la questione sia affrontata in sede di commissione competente. Come si ricorderà i due reparti nell’occhio del ciclone sono considerati il fiore all’occhiello della sanità comprensoriale. L’arrivo del polo oncologico a Taormina venne determinato da parte dell’attuale direttore sanitario dell’Asp, Francesco Poli. Fino a quel momento il complesso sanitario era privo di tanti servizi. Adesso è diventato il punto di riferimento della sanità comprensoriale a cavallo delle due provincie di Messina e Catania. Certamente la questione interesserà anche gli ambienti politici locali con in testa il sindaco, Mauro Passalacqua, che si è già attivato sulla materia.