S. Teresa. “Nell’ambito delle iniziative previste dal Pof, l’incontro con il vicequestore aggiunto Renato Panvino, dirigente del Commissariato di Ps di Taormina, avvia le attività relative all’educazione alla legalità che quest’anno è realizzata anche attraverso la definizione del progetto Vivere l’onestà, fortemente sostenuto dal sottoscritto e coordinato dalle docenti Francesca Gullotta e Carmelina Ferraro”: sono le parole di Rosario Calabrese, dirigente scolastico del Liceo classico “E. Trimarchi” di S. Teresa. “La rettitudine, l’onestà e la giustizia, il senso della responsabilità civile, la consapevolezza di condividere con la comunità i valori fondamentali dell’uomo – continua Calabrese – si pongono tra gli elementi trainanti del progetto che impegna gli studenti del nostro istituto. Il vicequestore Panvino, durante l’incontro, ha puntato la sua attenzione sul ruolo e sulle qualità dei giovani di cui ha apprezzato ripetutamente la disponibilità al confronto critico e ha sottolineato come la scuola e la famiglia concorrano alla costruzione della convivenza civile, poiché nuclei fondanti dei fattori di prevenzione di ogni forma di violenza, attraverso la promozione del rispetto reciproco, della libertà di manifestare le idee e di ascoltare gli altri nel rispetto delle regole. Il dirigente del Commissariato di Ps si è soffermato sul racconto dettagliato di particolari interventi sul territorio, finalizzati alla lotta contro la criminalità organizzata e alla cattura di noti latitanti favoriti dalla paura e dall’omertà. Di particolare impatto per gli studenti l’appassionato racconto del relatore della cattura degli autori della strage di Duisburg (2007), che ha visto appunto il vicequestore Panvino dirigere l’operazione in collaborazione con l’Interpol. Dalle sue parole è emerso lo spirito di abnegazione nell’esercizio di una professione in cui il rischio e il timore per la propria incolumità non frenano il raggiungimento dell’obiettivo che è la difesa della legge e della comunità. Il racconto del vissuto è diventato così veicolo di un messaggio di formazione che è stato accolto dai giovani studenti del Classico con viva partecipazione in una interlocuzione carica di attenzione e riflessione. Il dirigente di Ps – ha concluso Calabrese – ha espresso piena soddisfazione quando la Scuola, come in questo caso, sente il bisogno di confrontarsi con le Istituzioni e diventa una finestra aperta sul mondo, capace di attenzionare con rigore critico i meccanismi perversi che negano la cultura, frutto di sacrifici e di conquista legale”.