Castelmola. “In settimana sarà convocata una riunione di sindaci per avere chiara la situazione del dopo alluvione”. Lo ha dichiarato il massimo inquilino della casa municipale molese, Antonietta Cundari. ”Fino a questo momento – ha affermato la Cundari – abbiamo avuto solo le dichiarazioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, il quale ha annunciato che la Giunta regionale dichiarerà lo Stato di Calamità anche per i Comuni della fascia jonica che hanno subìto gravi danni a causa dalle piogge torrenziali registrate dal 9 novembre in poi. Non possiamo, sulla questione, abbassare, però, la guardia. Dobbiamo fare comprendere l’entità dei danni subiti dai Comuni della nostra zona e valutare i rischi che corre la popolazione”. Il territorio di Castelmola è talmente esteso nella Provincia di Messina che confina con numerose altre cittadine. Tutte hanno subìto difficoltà a causa del maltempo ed attendono aiuti concreti. Nell’elenco di quanti hanno registrato danni si trovano: Gaggi, Graniti, Mongiuffi Melia,Giardini, Taormina, Letojanni, Gallodoro e Roccafiorita, ma potrebbero esservi anche altri paesi con evidenti difficoltà. Si tratta di Comuni per i quali il prefetto di Messina, Francesco Alecci, ha riconosciuto il momento di disagio avvenuto a seguito delle precipitazioni. Sono stati effettuati vari sopralluoghi, per esempio, sul torrente S. Venera, dove alcune famiglie sono ancora costrette ad uscire a piedi dalle proprie abitazioni rimaste senza una carrabile percorribile. La situazione è difficile anche in altri luoghi. In gran parte delle contrade del piccolo centro vi sono frane e smottamenti da attenzionare. “Certamente auspico – ha affermato la Cundari – che tutti i colleghi del comprensorio siano solidali con quanto voglio realizzare allo scopo di sensibilizzare gli organi competenti anche perché tante problematiche riguardano il nostro ed il loro territorio. Certamente è necessario un fronte comune coinvolgendo anche altre città della fascia jonica, anche quelle più lontane e che hanno subito reali danni”. Come si ricorderà il primo cittadino molese ha inviato un telegramma di protesta oltre che a Lombardo a: presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, prefetto di Messina, Alecci e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Il sindaco molese si lamenta che in una prima fase alcuni Comuni erano stati tagliati fuori dalla possibilità di finanziamento per effettuare interventi idonei. Poi vi è stata la promessa di Lombardo. Sembra, però, che a distanza di giorni, la situazione non è stata sbloccata.
SINDACO CHE DELUSIONE è STATA POVERO Mè COME SONO PENTITO
sindaco la finisca di piangere sempre la politica delle parole la fatta solo lei, anzi a costruito la politica del fumo, e delle bugie